Curva stabile, ma ancora 4 morti

I numeri restano relativamente bassi, le terapia intensive si svuotano, ma il livello di guardia non può e non deve abbassarsi troppo: le scene viste ieri nel primo fine settimane fuori dal lockdown in tutte le città d’Italia e d’Abruzzo, rischiano di vanificare il sacrificio fatto finora. In Abruzzo, bisogna ricordarlo, ci sono ancora 1092 positivi in giro, di quelli conosciuti almeno, che, seppur in drastica diminuzione (77 guariti in più rispetto a ieri), non è un numero da sottovalutare.
Oggi i nuovi contagi sono stati 5 (pari allo 0,3% dei 1377 tamponi processati), 4 dei quali nella zona più colpita, quella di Pescara e 1 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti. L’Aquila e Teramo confermano i casi zero, ma con la ritrovata libertà di movimento dentro i confini regionali le differenze valgono fino ad un certo punto.
In ospedale restano in 152 (8 in meno di ieri), di cui solo 3, ormai, in terapia intensiva.
E d’altronde il numero dei morti continua a salire: ad oggi sono in tutto 398 e ancora 4 se ne sono aggiunti questa domenica al bollettino ufficiale: una 89enne di Scafa, un 91enne di Pescara, un 63enne di Cappelle sul Tavo e un 81enne di Civitaquana.
I guariti e dimessi sono 1736, di cui 1528 hanno negativizzato. La strada è ancora lunga, attenzione a non inciampare.

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