Da Ortona a Pratola per il vaccino: ancora caos e disguidi. Oggi 2 positivi e un sospetto al Fermi

Riscendono, dopo l’impennata di ieri, i contagi ai livelli rassicuranti avuti durante la settimana; ma i problemi sulla campagna di vaccinazione non accennano a diminuire. Anzi. Oggi è stata infatti un’altra giornata da dimenticare per chi si è messo in fila per ricevere l’inoculazione della dose, specie a Pratola Peligna dove la consegna degli elenchi sbagliati ha ritardato di oltre tre ore l’inizio delle operazioni. Non solo: ci si è messa anche la piattaforma di Poste che ha spedito a Pratola tre cittadini di Ortona. Cioè di un’altra Asl e a quasi 100 km di distanza. Con tutto quello che questo ha comportato nella protesta. A questo si aggiunga che oggi era il primo giorno del secondo open day vaccinale, che ha creato, specie a Sulmona, più di qualche protesta e disguido davanti ai cancelli dell’Incoronata, con i “panchinari” under 60 che hanno fatto ressa e alzato la voce.

Le dosi somministrate, però, erano calibrate sulle prenotazioni fatte e non erano a dire il vero tante, anzi. A Sulmona, il centro più grande, alla fine sono stati distribuiti in tutto poco più di 170 vaccini tra Pfizer (73), AstraZeneca (70), Johnson&Johnson (20) e Moderna (una decina), mentre a Pratola e Castel di Sangro i numeri sono stati più bassi.

La grande spinta di fine aprile, insomma, non sembra reggere il passo e questa volta le forniture sono un problema relativo: si sconta nel rallentamento della campagna la diffidenza verso alcuni vaccini da una parte e la disorganizzazione, soprattutto, dall’altra, che continua ad essere il grande problema della Asl aquilana (e non solo), nonostante le medaglie lucidate fatte brillare ieri davanti al commissario Francesco Figliuolo.

I positivi oggi sono formalmente 2: una donna di Prezza di 76 anni e suo figlio 55enne residente però a Sulmona, entrambi contatti diretti di un caso accertato (il marito e padre dei due).

Il fiato resta sospeso nelle scuole: dopo la quarantena attivata per quattro classi ieri (tre classi delle medie e una dell’Itis), c’è un caso sospetto anche allo scientifico Fermi di Sulmona: uno studente potrebbe infatti essere positivo, ma non ancora arriva la conferma del tampone molecolare. Molto probabilmente da lunedì la classe sarà comunque messa in didattica a distanza per precauzione.