Da Sulmona alla Polonia per aiutare i profughi, premiato il poliziotto penitenziario Genovese

Gesti d’amore in tempo di guerra. Ancor più significativi perché compiuti in favore di persone sconosciute, distanti centinaia di chilometri, e rinunciando alle proprie ferie. E’ la storia di Antonino Genovese, Assistente Capo Coordinatore della Polizia penitenziaria, che il 10 marzo scorso, raggiunse la Polonia, per prestare soccorso ai profughi ucraini, permettendo loro il ricongiungimento familiare. Una trasferta lunga e rischiosa, fino alla città di Radomsko, per andare a prendere tre donne e due bambini. Poi il rientro in Italia, nel Lazio, dove i profughi riabbracciarono i propri cari.

L’iniziativa venne realizzata grazie ad una colletta fra gli agenti del carcere di Sulmona.

“Il poliziotto penitenziario ebbe a dimostrare impavido senso civico, in maniera del tutto volontaria ed incondizionata, oltre ad una profonda umanità. Un viaggio carico di speranza ed emozioni, ma con l’audacia di donare luce a cinque persone in cerca di speranza e protezione. Un autentico costruttore di pace, in tempi bui ed ostili per la democrazia internazionale” affermano Francesco Marrelli, Segretario Generale Camera del Lavoro CGIL L’Aquila e Giuseppe Merola, Segretario FP CGIL L’Aquila.

Il 6 giugno scorso, in occasione dell’assemblea territoriale CGIL provincia dell’Aquila, con la presenza del Ministro alla Salute Roberto Speranza, Antonino Genovese ebbe già a partecipare la sua emozionante testimonianza. Nel pomeriggio odierno, in occasione del 205esimo anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, con celebrazione dell’evento a Roma presso la scuola di formazione, in presenza di varie cariche istituzionali e politiche, la Guardasigilli ed il Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria hanno riconosciuto, a Genovese, l’avanzamento per meriti speciali al grado di Vice Sovrintendente.

“Le lavoratrici ed i lavoratori della Polizia Penitenziaria continuano ad essere un valore aggiunto per l’apparato Giustizia– conclude Mirko Manna, FP CGIL Nazionale– dimostrando un vero senso di appartenenza e di abnegazione ai principi costituzionali e morali. La più sentita riconoscenza e gratitudine, della FP CGIL Nazionale, al compagno Antonino Genovese”.

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