Da Teheran a Sulmona: la trincea delle donne

Non sono mancati momenti di discussione animata ieri pomeriggio nell’Aula consiliare del Comune di Sulmona, dove si è svolta una delle due tappe della giornata dedicata all’Iran e alle donne iraniane, organizzata da La Diosa.

Un’accesa discussione tra l’ospite Shahed Sholen, attivista dell’associazione donne democratiche iraniane, e Hassan Yazdani, che dall’Iran è fuggito quaranta anni fa, dopo aver perso una parte della sua famiglia, oggi cittadino sulmonese integrato e partecipe.

Il tema della rivolta che da sette mesi sta scuotendo il Medioriente e il mondo, è d’altronde carne viva e alla condanna condivisa dell’attuale regime, si contrappone una visione ancora non definita su quello che si spera dovrà essere il dopo.

Il “purché se ne parli”, però, in questo caso è quanto mai opportuno, perché il rischio dei rivoltosi è quello di essere dimenticati dai media e dall’opinione pubblica mondiale, su cui pure contano per abbattere il regime iraniano in carica.

“All’Occidente chiediamo di interrompere i rapporti economici con questo regime iraniano – ha detto Sholen – di dichiarare i suoi soldati terroristi e di sostenerci in questa battaglia di democrazia, che una volta vinta porterà benefici a tutto il mondo”.

La Sholen è certa di una vittoria, perché i rivoluzionari sul campo non indietreggiano e non cedono, nonostante i 750 morti e i 30mila arresti eseguiti brutalmente, spesso con processi sommari, finora.

Nella mattinata l’attivista ha incontrato alcuni studenti dei licei Vico e Ovidio nell’aula magna del Mazara, perché la lotta si fa anche e soprattutto, qui in Occidente, raccontando all’opinione pubblica cosa sta succedendo.

Un movimento contro il regime di Teheran che in Abruzzo ha portato all’approvazione di una mozione da parte del consiglio regionale, consegnata ieri dalla presidente de La Diosa, Gianna Tollis, nelle mani di Sholen, insieme ad una lettera che la sindaca di Secinaro, Noemi Silveri ha spedito alle famiglie del suo paese l’8 marzo scorso. Una mozione, come da indicazione dell’Anci, verrà proposta anche da Sulmona nel prossimo consiglio comunale.

“L’iniziativa rientra nel nostro progetto l’8 tutti i giorni – ha detto Gianna Tollis – l’esempio del coraggio delle donne iraniane deve dare forza anche alle nostre donne per affrontare i demoni quotidiani della violenza di genere: si tratta di battersi per i propri diritti”.

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