Dai cancelli del Parco Sirente Velino a quelli della Regione. Domani la protesta degli agricoltori si sposterà all’Aquila con un sit-in in occasione del Consiglio regionale. E’ questo l’esito di un’altra giornata di manifestazione che ha coinvolto i coltivatori in attesa degli indennizzi per i danni provocati dalla fauna selvatica, sulla barricata da quattro giorni. La presenza del presidente della commissione regionale agricoltura Berardinetti, tuttavia, sembra aver strappato un piccolo successo oggi perché quello a cui si punta domani, in margine sia alla manifestazione sia al Consiglio, è innanzitutto un incontro a quattr’occhi con l’assessore regionale al bilancio e quello ai parchi. Sarà, quindi, quella la sede di un confronto per vagliare intoppi e soluzioni al rilascio dei famosi indennizzi risalenti al 2010.
Gli agricoltori però hanno alzato il muro anche contro il mondo venatorio, in parte colpevole, secondo loro: “La legge regionale- spiega Stefano Fabrizi, presidente Confagricoltura- ha posto una serie di vincoli al mondo della caccia dandogli la possibilità di cacciare per tutto il 2017. Il problema- denuncia- è che non lo stanno facendo, non stanno collaborando. Abbiamo chiesto- prosegue Fabrizi- che vengano cambiate le regole responsabilizzando i cacciatori anche mediante dietro pagamento degli indennizzi da parte loro”. E’ stato anche l’assessore Pepe a chiedere ai cacciatori maggiora collaborazione, “Se la collaborazione non dovesse essere fornita cosa farà l’Assessore, interverrà a modificare la legge che regola la caccia?” chiede Fabrizi che torna, inoltre, sulla questione dei “de minimis”
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