Dalla canapa ai pannolini: nuovi insediamenti produttivi (e sostenibili) nel Distretto Italico

Dalla coltivazione di canapa, alla creazione di fibre naturali da utilizzare per la produzione di assorbenti e pannolini, ma anche di tessuto non tessuto per tovagliati e altra merce. Un business verde che si propone di sostituire la plastica e che con l’idrogeno verde si alimenterà.

Un modo per portare lavoro e industria sul territorio “che non violenta l’area”, per usare le parole del presidente della Regione Marco Marsilio che, ieri, ha voluto conoscere da vicino e dare il suo benestare al progetto del Distretto Italico, nel quale rientra, oltre alla fabbrica di idrogeno verde che realizzerà l’Ige a Corfinio, anche i tre progetti che la Texol propone per Raiano, dove sarà recuperato e bonificato l’ex stabilimento Saba, oggi una bomba ecologica, in realtà, con i suoi 20mila metri quadrati di copertura con eternit.

Quasi 40 milioni di euro di investimento ed oltre cento occupati diretti, oltre all’indotto: una importante boccata d’ossigeno che si aggiunge ai numeri già annunciati per la fabbrica d’idrogeno. Oltre 200 nuovi posti di lavoro e una produzione industriale che sposa l’agenda 2030 e mette al primo posto la sostenibilità.

Ieri, a Corfinio, Abrex, l’agenzia che sta coordinando questo fiume di investimenti, ha organizzato un summit al quale hanno partecipato oltre al presidente Marsilio e ai sindaci di Corfinio, Prezza e Raiano, anche i vertici delle aziende che in un modo o nell’altro sono coinvolte nel Distretto Italico: Etex, Ige Italia e Ige Australia con i suoi partner (Renova, Axpo, Samsung) e Texol. Presente anche il commissario Zes che ha spiegato come anche i Comuni fuori dalla perimetrazione (come Corfinio) potranno sottoscrivere un accordo con la struttura commissariale per accedere alle procedure semplificate. Musica per le orecchie degli australiani.

Nello specifico il progetto di Texol si compone di tre diversi sotto-progetti: la coltivazione di canapa dalla cui canna si ricaveranno – tramite lavorazione con l’idrogeno – fibre, cellulosa e polveri; quindi la produzione di fibre naturali o meglio di tessuto non tessuto da utilizzare principalmente per gli assorbenti e i pannolini e infine il progetto WET, tecnologia brevettata, che, insieme ad una multinazionale svizzera, produrrà anche fazzoletti detergenti sostenibili (e non solo), proponendo una linea di produzione plastic free.

Un mondo possibile, quasi un sogno.

10 Commenti su "Dalla canapa ai pannolini: nuovi insediamenti produttivi (e sostenibili) nel Distretto Italico"

  1. … e nel moribondo e sedicente “ nucleo industriale” delle cococce non si insediano aziende per “ Un mondo possibile, quasi da sogno”…
    Cos’è non s’offre o non desta interessamenti?
    Non è che come “ A l’é a bella de Torriggia: tutti a vêuan e nisciûn s’a piggia”?
    E molti si chiedono: possibile che nessuno, ma proprio nessuno, che recita il Mea culpa, mea culpa, mea máxima culpa… in questa Valle moritura?
    Fateci un favore: dimettetevi tutti e per una decina d’anni fate lavorare un Commissario prefettizio… o in alternativa chiamate un manager scegliendolo tra quelli capaci e bravi… ma ad una sola condizione: che non frequenti nessun “ consigliori” de noantri… ma proprio nessuno, nemmeno per un caffè…

    • Concordo con Njnco Nanco !
      A Sulmona chi prova ad investire si trova mille ostacoli e tutti contro ….
      Le aziende giovani e promettenti le fette scappare ….meglio per loro aggiungerei !

  2. Silvio Pelli | 9 Giugno 2023 at 08:21 | Rispondi

    Ma cosa cambia scusate se un nuovo insediamento produttivo si troverà a Raiano/Corfinio anziché Sulmona/Pratola ?
    Ci saranno posti di lavoro (anche per chi è di Sulmona), nuove famiglie e tante persone in più che guadagnando spenderanno sul territorio….

  3. Prima di parlare contare fino a dieci | 9 Giugno 2023 at 08:48 | Rispondi

    Tanto per chiarire l’area industriale di Sulmona ( ed in parte anche pratola) è di diretta competenza regionale (Arap) di cui alcuni aspetti sono a carattere provinciale…è chiaro su fatte? Quindi invece di sparlare a fregnacce c’è lo dovrebbe dire il romano finto abruzzese come mai non ci sono nuovi insediamenti nell’area…

    • … ecco, proprio perché non conti fino a dieci che non riesci a comprendere, e quindi di conseguenza, le “ fregnacce” le spari solo Tu dall’immenso pulpito dell’ignoranza:
      ARAP Abruzzo con sede a Villanova di Cepagatti:
      “La società ha lo scopo di assicurare alle realtà industriali ed artigianali insediate nelle varie Unità Territoriali di “A.R.A.P. – Azienda Regionale per le Attività Produttive”, nonché a quelle comunque interessate, servizi avanzati di depurazione di reflui a matrice biologica e chimico-fisica, nonché di potabilizzazione per l’uso umano di fluenze di acque provenienti dai reticoli idraulici.“
      Ecco, adesso dopo aver contato fino a dieci, puoi illuminarci meglio di come funziona la scelta di un sito dove localizzare la produzione da parte di un’azienda investitrice?
      Se lo fa imporre dalla politica? O forse lo valuta autonomamente in base alla proprie esigenze dopo la verifica di tutti i requisiti necessari delle varie aree disponibili.
      Amazon ha scelto il sito di San Salvo autonomamente… non glielo ha potuto imporre nessun politico, altrimenti penso che sarebbe fuggita a gambe levate dall’Abruzzo.

      • Conta fino a venti | 9 Giugno 2023 at 13:49 | Rispondi

        Non sai neanche leggere…quindi inutile pure fartelo capire…che c’entra cepagatti sempre la regione decide e indirizza…ah ma guarda sei riuscito a capire che tutto indirizza la politica…ma va…

  4. Cmq oh….ogni volta si avvicinano le elezioni regionali cominciano a fiorire progetti e promesse di posti di lavoro.
    Stupendo

  5. Che la campagna elettorale abbia inizio. A quando la prossima notizia di un aeroporto, interscalo mezzi di soccorso, mega parco divertimenti, ippodromo, autodromo. Tanto alla fine sognare non costa nulla.

  6. bene ,tutte chiacchiere per dare a credere…servizi/infrastrutture/trasporti/logistica/strade/ferrovie/ecc? Ultimi in tutte le classifiche,turismo incluso,lasciando stare i Pnrr,quindi di cosa parlano questi illusionisti ? Nulla e poi nulla,e basta,o no?

  7. Io ho fatto una ricerca sul web. Tanta vaghezza nelle home Page di queste splendide aziende che avrebbero puntato tutte sulla valle peligna. Eccone un esempio:
    https://igeh2.com/projects/valle-peligna-green-hydrogen-project-2/

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