Dall’abbigliamento sportivo alle mascherine, la riconversione della Dalsport74

Un periodo difficile questo, che le aziende cercano di navigare come possono per arginare alla meglio il danno economico dovuto al fermo, mettendosi a disposizione della società per quanto possibile e inserendosi, di conseguenza, in un settore che, al momento, è fortemente in deficit, come quello della produzione di mascherine. E in Abruzzo qualche azienda, generalmente dedita alla produzione di abbigliamento, ha deciso momentaneamente di dedicarsi a prodotti di questo tipo.

A Turrivalignani, Rossana De Angelis della Dalsport74, spiega il passaggio: “Ci siamo attivati a riguardo. Noi produciamo abbigliamento sportivo tecnico – aggiunge -, ma in questo periodo di difficoltà nel reperire i tessuti ci stiamo dedicando alla produzione di mascherine in tessuto tecnico”.

Una produzione ripartita ieri, dopo il fermo, nel rispetto di quanto disposto dal decreto ministeriale per la prevenzione da Covid 19. “Abbiamo iniziato solo ora con la riconversione – prosegue de Angelis – perché abbiamo voluto accertarci sui tessuti in un momento in cui stanno promuovendo di tutto di più”.

Mentre tutto è fermo “l’unica cosa che possiamo fare è metterci a disposizione – conclude De Angelis – , fornire un servizio a prezzi bassi e mettere a disposizione l’azienda per l’emergenza”. Il tessuto utilizzato è, al momento, privo di certificato sanitario. “Lo abbiamo inviato al Policlinico di Milano e siamo in attesa dei risultati che ci permetteranno poi di chiedere l’autorizzazione, alle autorità competenti. Non si tratta di tnt, ma di un materiale più complesso, lavabile e quindi riutilizzabile e non monouso”.

“Diversamente dalle mascherine certificate ffp2 e ffp3 – spiega ancora de Angelis -, non ci sono ad oggi disponibili in Italia tessuti certificati come sanitari che, per ovvie ragioni, sono anche monouso. Tutto ciò che si riesce a reperire viene giustamente riservato al personale sanitario, di gran lunga più esposto di noi, mentre noi dobbiamo comunque mantenere le giuste distanze”.

La Dalsport, dopo diverse richieste, si è messa a disposizione per produrre mascherine che almeno utilizzino materiale impermeabile, fortunatamente reperibile in Italia al momento. “Nelle nostre mascherine – specifica – il trattamento impermeabile (da molti conosciuto come teflon o WR) è stato fatto sulla membrana interna inserita tra due tessuti accoppiati, in modo da garantire la stabilità all’impermeabilizzazione indipendentemente dai lavaggi che vengono fatti”. Per la certificazione sanitaria si è all’opera.

Le mascherine sono vendute “quasi a prezzo di costo – conclude -, il 10 per cento del ricavato sulla vendita sarà versato all’ospedale di Pescara o alla protezione civile, stiamo ancora valutando bene, ma comunque sarà destinato a enti o associazioni che in questo periodo si stanno occupando di far fronte all’emergenza”.

Simona Pace

3 Commenti su "Dall’abbigliamento sportivo alle mascherine, la riconversione della Dalsport74"

  1. Milva speranzamilvasperanza1964 | 25 Marzo 2020 at 08:21 | Rispondi

    Conosco l azienda conosco Rossana sono certa che il loro prodotto potrebbe aiutare la necessità del momento ,sia per grande competenza dei tessuti certificati sia per la loro serietà. Sono delle persone squisite. Milva

  2. Bravissimi, buon lavoro

  3. Rossana ed il suo staff fa rifornito gran parte dell’aereoporto di Fiumicino personalizzando le mascherine per i vari reparti delle forze dell’ordine. Un immenso grazie per la disponibilità e la tempestività.

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