Dall’Olanda ad Anversa: una ricerca contro lo spopolamento e il cambiamento climatico

Dall’Olanda ad Anversa degli Abruzzi e nella Valle Subequana per studiare lo spopolamento urbano e il cambiamento climatico: ha fatto tappa domenica scorsa nel Centro Abruzzo il progetto di Afterhouse, associazione chietina che in collaborazione con le Acli e l’Icfi (international center for frugal innovation) con sede all’Aia, da due settimane ha portato un gruppo di ricercatori olandesi in Abruzzo per approfondire i temi della ricerca.

La trasferta ad Anversa è stata promossa dal Prof. Piero Rovigatti, esperto urbanista del Dipartimento Architettura dell’Università d’Annunzio di Pescara, in collaborazione con la collega Prof.ssa Ottavia Aristone ed alcuni giovani architetti che negli anni scorsi hanno curato la redazione di un progetto di recupero dell’Aia delle Piagge, la suggestiva area del paese a ridosso delle Gole del Sagittario. 

I risultati dello studio verranno illustrati sabato prossimo a Chieti in un incontro aperto alla città, con l’auspicio che servano per studiare contromosse per lo spopolamento delle zone montane come Anversa che i ricercatori olandesi hanno avuto modo di conoscere da vicino, entrando a contatto con le risorse naturalistiche, storiche e culturali del centro della Valle del Sagittario.

4 Commenti su "Dall’Olanda ad Anversa: una ricerca contro lo spopolamento e il cambiamento climatico"

  1. Spopolamento, tanti scienziati che studiano ma se andiamo a fare i conti della signora Maria alla fine la risposta è semplice. Perché avere gli stessi costi (se non di più legati ad esempio al riscaldamento di casa) di chi ad esempio vive nell’hinterland pescarese? Lo Stato senza spendere 1 euro cominciasse ad esempio ad istituire aree free tax almeno sulle fatture delle utenze domestiche come energia elettrica, gas, telefono, carburante.

  2. Spopolamento, tanti scienziati che studiano ma se andiamo a fare i conti della signora Maria alla fine la risposta è semplice. Perché avere gli stessi costi (se non di più legati ad esempio al riscaldamento di casa) di chi ad esempio vive nell’hinterland pescarese? Lo Stato senza spendere 1 euro cominciasse ad esempio ad istituire aree free tax almeno sulle fatture delle utenze domestiche come energia elettrica, gas, telefono, carburante, esenzione canone Rai.

  3. C’e’ poco da studiare.E’ una strategia Chiara da parte della politica;si tagliano servizi essenziali come quello relativo alla salute trasporti etc… ed il gioco e’ fatto.La gente va dove tutti questi disagi non ci sono.Ecco da dove nasce lo spopolamento per non parlare poi del lavoro che riguarda soprattutto i giovani.Non devono venire dall’Olanda per studiare il fenomeno.Tutti insieme nelle aree metropolitane ed i giovani all’estero.

    • giannix@libero.it | 10 Gennaio 2023 at 12:39 | Rispondi

      È anche vero che le aree interne della Spagna sono tutte completamente spopolare e non ci fanno più investimenti improduttivi perché si sono tutti spostati sulle coste. Soltanto l’Italia svolge questa f politica discriminatoria dei borghi e delle zone interne per solo fine razzista e discriminatorio proprio perché vengono abitate da anziani da ritornanze di persone di vita secondaria e più sfortunata che si ritrovano e si confrontano ad un pari livello meno reciprocamente differente tra di loro.

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