Danni da fauna: allevatori e sindaci pronti alla protesta in Regione

Agricoltori, allevatori e cittadini pronti alla protesta contro i continui danni dovuti alla fauna selvatica: cinghiali e cervi.  Si riapre così la vertenza sui disagi e problemi in Val Subequana, il prossimo 17 ottobre a partire dalle ore 10,00 saranno davanti l’ingresso della sede di Via Michele Iacobucci, a L’Aquila in occasione del Consiglio Regionale, dando via al presidio.

Una decisione presa durante la riunione dei sindaci del Parco Regionale Velino Sirente, da Confagricoltura, dai  rappresentanti degli Atc (ambiti territoriali di caccia  e degli agricoltori nella sede della Comunità Montana di Secinaro, una protesta per sollecitare i consiglieri e la giunta regionale ad assumere iniziative concrete per il contenimento della fauna selvatica e il risarcimento ai danni.

Al Presidente D’Alfonso e agli Assessori competenti sarà illustrato il documento per chiedere alla Regione Abruzzo di adottare con urgenza i provvedimenti: a partire dal primo punto richiesto, trasferire al Parco Regionale Sirente Velino le somme previste con legge regionale 38 a ristoro dei danni subiti e il superamento del “de minimis” con l’attivazione urgente delle procedure necessarie. L’approvazione della proposta di legge della riforma del Parco con la riperimetrazione dei confini così come proposta ed approvata nei consigli comunali dei comuni all’interno del Parco Sirente Velino; Attivare tutte le procedure utili per un reale contenimento della fauna selvatica (cinghiali e cervi) secondo quanto stabilito dal Decreto della Regione Abruzzo del 4 maggio 2017  “Regolamento per la gestione faunistico venatoria degli ungulati” di concerto spiegano con quanto previsto dal piano di gestione del parco per il periodo 2014/2019, approvato da Ispra, e dunque in particolar modo il tema degli abbattimenti selettivi “sistemi di controllo diretto dei danni da cinghiale”.  Sul piede di guerra, nella nota specificano  “Nell’incontro di Secinaro qualche amministratore, infine, ha lanciato la proposta della chiusura e relativa cancellazione dell’area Parco nel caso non si risolvano i molti problemi sul tappeto”.

Richieste contenute nel documento “decalogo di iniziative” redatto unitariamente da tutte le organizzazioni professionali agricole abruzzesi e consegnate al Presidente della Giunta Regionale lo scorso 28 giugno “di cui si chiede la realizzazione insieme allo stanziamento, nel bilancio per il 2018, delle risorse necessarie per il pagamento integrale dei danni subiti dagli agricoltori nelle zone fuori dalle aree protette e sospesi per carenza dei fondi”.

 

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