Danni sulla pista ciclabile: chiuso il sentiero della Terra dei Peligni

Troppo pericoloso il percorso e dopo il cedimento di una porzione di terreno sulla pista ciclabile della Terra dei Peligni, il Comune di Roccacasale – territorio nel quale ricade il tratto interessato – ha proceduto con un’ordinanza a chiudere il sentiero.

Vietato dunque, fino a data da destinarsi, “il transito delle biciclette del tratto di pista ciclabile dalla località Castelluccio sino al Comune di Corfinio” si legge nell’ordinanza che, nei fatti, strozza uno dei tredici percorsi di Cuore d’Abruzzo.

Con non poco rammarico, perché, spiega il sindaco di Roccacasale, Enrico Pace, “già da tempo avevamo segnalato al Genio civile che un albero era caduto nel letto del fiume e che le acque erano spinte per questo con forza contro gli argini”.

Così dopo le piogge dei giorni scorsi è accaduto quello che si temeva: il fiume Sagittario si è letteralmente mangiato la pista, provocando un danno che sarà difficilmente riparabile nell’immediato.

Si stanno ora studiando percorsi alternativi per riaprire il sentiero in tempi brevi e salvare la stagione, ma l’episodio conferma un problema di fondo di questi itinerari turistici e in particolare di quello della Terra dei Peligni che attraversa cinque Comuni; ovvero la manutenzione e gestione degli stessi.

Sì, perché il problema non è solo idrogeologico, ma anche di manutenzione ordinaria: già in passato avevamo denunciato da questa testata come i 35 chilometri fossero spesso teatro di abbandono incontrollato di rifiuti e di come non esista un piano né di controllo, né di pulizia, essendo affidata la gestione del percorso ad ogni singolo Comune per quanto di sua competenza. Con il risultato che se c’è chi investe annualmente per pulire e sistemare la cartellonistica, c’è dall’altra chi non può o non riesce a farlo, lasciando questo sentiero abbandonato a se stesso.