“De Nino-Morandi, basta rinvii”. Striscioni di Blocco Studentesco davanti le sedi

Monta la protesta per la questione critica dell’edilizia scolastica sulmonese e, in particolare modo, per la situazione degli istituti tecnici di ragioneria e geometra che si apprestano a iniziare il loro settimo anno nella sede di Pratola Peligna. “De Nino Morandi, basta rinvii!” Questo il testo degli striscioni affissi dal Blocco Studentesco per chiedere lo sblocco dei lavori per l’Istituto De Nino Morandi a Sulmona.

“Un altro anno scolastico è cominciato e l’Istituto per ragionieri e geometri De Nino Morandi versa ancora in un vergognoso stato d’abbandono – comincia la nota del Blocco Studentesco – Dopo 7 lunghi anni di promesse, annunci e rinvii, è assurdo il fatto che sia ancora tutto fermo e che i suoi studenti siano tutt’ora costretti ad andare nell’edificio dell’ITIS di Pratola Peligna. In primis perché sembra paradossale perdere un istituto per così tanti anni ed, in secundis, è evidente una conseguente riduzione degli spazi disponibili per gli studenti dell’Istituto Tecnico con cui condividono la struttura”.“Di questo passo – continua la nota  – si arriverà forse a riaprire il De Nino Morandi quando non ci saranno più gli studenti necessari per poterlo tenere aperto. Per questo pretendiamo che si ponga fine una volta per tutte a questa storia e che si sblocchino finalmente i lavori”.“Sappiamo che tra qualche giorno si terrà una riunione riguardo la sorte dell’Istituto – conclude la nota del movimento studentesco –  Nel caso non si arrivi ad una soluzione concreta, il Blocco Studentesco scenderà in piazza a farsi portavoce della rabbia di tutti i cittadini stanchi di vedere abbandonata la struttura dell’Istituto e, di conseguenza, di lasciare abbandonati gli studenti”.

1 Commento su "“De Nino-Morandi, basta rinvii”. Striscioni di Blocco Studentesco davanti le sedi"

  1. Al liceo classico è stata trovata una sede a Sulmona
    Le scuole medie Capograssi sono rimasre a Sulmona. Vi siete mai chiesti perché il De Nino Morandi è stato necessario spostarlo a Pratola Peligna? Perché i locali del s Antonio proposti dall’allora amministrazione comunale non sono stati ritenuti idonei?
    Ormai c’è rimasto poco da riportare a Sulmona. Il geometri ragionieri è in agonia!

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