
Insomma nessun ostacolo giudiziario: la mancata riapertura della sede sulmonese dell’Itcg è solo ed esclusivamente responsabilità della politica. Non ne esce bene il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, anche per il fatto di essere sindaco del centro, Pratola, dove scuola e studenti sono stati forzatamente trasferiti due anni e mezzo fa.
Le promesse di accelerare le pratiche per l’appalto, passando le carte al Provveditorato delle opere pubbliche, d’altronde, non sono state ancora mantenute e, agli atti, nell’ultimo anno, non ci sono altri documenti ufficiali se non la determina che stabilisce di non intervenire sulla porzione sequestrata e di rifare progetto e gara per i corpi non sequestrati.

Come dire “il re è nudo” ed ora è urgente mettere qualche pezza.
“Si attivi subito la procedura di scorrimento della graduatoria – insiste il Comitato – evitando lungaggini per una nuova gara”. Tanto più che l’associazione d’imprese Cmp-Afi arrivata seconda, e che in un primo momento aveva ottenuto l’appalto, si era già detta mesi fa disponibile a riaprire il cantiere e terminarlo, con un risparmio di oltre 1 milione di euro, entro tre mesi.
“La Provincia è stata inattiva – chiosa il Comitato – non ha posto in essere alcuna iniziativa”. Mentre la scuola resta a Pratola, le iscrizioni diminuiscono e Sulmona ha perso una fetta importante della sua offerta formativa.
subito lo scorrimento della graduatoria, Sulmona non può restare ancora senza l’Itcg