Il M5S, ricorda come da tempo sostiene queste tesi “avanti anni luce rispetto alle forze politiche cui i sindaci (22) dimissionari fanno riferimento” e specificano “In un Paese dove le politiche energetiche vengono decise dai grandi gruppi industriali e dove si continua a puntare sui gasdotti in un contesto di calo dei consumi invece che investire su rinnovabili, efficienza e tecnologie per la riduzione dei consumi”.
La proposta del MoVimento mira a trasformare l’Italia in un Paese che utilizzi energia rinnovabile al 100%. Dunque partire dal risparmio e dall’efficienza energetica per arrivare a dare l’addio al carbone, petrolio e gas entro il 2050, coinvolgendo industria, agricoltura, trasporti e scelte individuali.
“La serietà del nostro programma di governo si concretizza con proposte fattibili come quella del reddito energetico già attivo in Sardegna e depositato in Puglia” concludono “Solo un governo con queste priorità avrà la capacità di annullare un decreto così scellerato”
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