Deficit sanità, variazione di bilancio da 113 milioni di euro. L’opposizione: “Un tradimento”

Approvate ieri dal consiglio regionale le “Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto semestre 2024″, provvedimento che individua le risorse necessarie a coprire il deficit di bilancio in 113.064.242,05 euro. “Il Consiglio regionale ha dato una risposta concreta e tempestiva – ha dichiarato il presidente del consiglio Lorenzo Sospiri – tempi stretti ma necessari a rispettare gli accordi intercorsi con il Governo. Siamo riusciti a traghettare l’Abruzzo in acque sicure e garantire la tenuta del sistema sanitario”

Non incluso nell’ordine del giorno iniziale, il provvedimento che introduce la variazione di bilancio è stato inserito durante i lavori con decisione assunta a maggioranza per dare il via libera, per l’anno 2025, all’adozione di diverse misure. In primis l’utilizzo del maggior gettito derivante dalla rideterminazione delle aliquote Irpef quantificato in 42 milioni 500mila euro mentre, 37.607.544,20 euro “in conto anticipazione dalle eccedenze del gettito tributario 2024, incassate sul conto sanità il 31 gennaio 2025”; circa 20 milioni di euro da fondi di accantonamento 2024 e 2025 e, infine, 12.956.697,85 euro con una “riduzione lineare delle dotazioni di spesa, non vincolata, tuttora disponibili sul triennio 2025/2027″. Ad illustrare il contenuto del provvedimento l’assessore al bilancio Mario Quaglieri per il quale l’applicazione della quota massima di disavanzo pari a circa 113milioni di euro ha reso necessario varare la copertura finanziaria ma, assicura, “ci sarà un nuovo confronto al Tavolo del consuntivo convocato per la prima decade di luglio”. Un provvedimento necessario anche per il presidente della giunta regionale Marco Marsilio che ha ricordato come, nel corso del Festival delle Regioni svoltosi nei giorni scorsi a Venezia, siano emerse le difficoltà che ogni Regione attraversa in merito ai deficit sanitari, alle mancanze di medici di base, alle difficoltà delle liste di attesa. “Ho aperto una vertenza insieme alle altre Regioni italiane nei confronti del Governo – ha dichiarato Marsilio – Speriamo di cambiare le regole”.

Di contrario avviso l’opposizione che nella variazione di bilancio appena approvata vede nient’altro che “un tradimento” della giunta Marsilio nei confronti degli abruzzesi, come ha dichiarato Silvio Paolucci capogruppo PD in consiglio regionale per il quale “oggi, per risanare il deficit, il governo regionale introita le tasse in più che pagheranno gli abruzzesi e decine e decine di milioni di euro per quattro anni ancora, su tutti i settori vitali della nostra regione”. Dall’agricoltura alle politiche giovanili, dalla mobilità ai trasporti allo sviluppo economico, continua Paolucci sottolineando come “questa giunta ha fallito sotto ogni punto di vista producendo una sanità che offre molti meno servizi, produce molta più mobilità e molte più liste di attesa”. “Focalizzando la questione solo sulla parte meramente contabile, la maggioranza cerca di eludere ancora una volta l’analisi politica della situazione evitando di chiarire il motivo dell’attuale crisi – sostengono i consiglieri del Patto per L’Abruzzo accusando la maggioranza di “non aver speso una parola sulle cause, mentre si continuano a finanziare con discrezionalità eventi minori e marginali rispetto al diritto alla salute dei cittadini”.

Contrario al provvedimento anche il Movimento 5 Stelle per il quale “di questi 213 milioni di disavanzo, oltre 100 milioni derivano da accantonamenti e partite di giro, cioè manovre contabili che spostano risorse da una voce all’altra senza generare risparmi veri o nuove entrate. Il rischio di commissariamento della Regione è sempre più concreto e la giunta Marsilio cerca di evitarlo scaricando il conto sui cittadini abruzzesi”. Chiedono “trasparenza, verità sui conti pubblici e un piano di risanamento vero” i pentastellati contrari a quelli che essi stessi definiscono “colpi di tagli ciechi e blitz in Consiglio”. Una manovra che, conclude Francesco Taglieri capogruppo M5S in consiglio regionale “si traduce in tagli lineari e indiscriminati che colpiranno duramente settori cruciali. Nessuna visione, nessuna programmazione, solo l’ennesimo tentativo di tamponare una voragine finanziaria, senza assumersi la responsabilità politica di quanto accaduto”.
Per la salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità dei servizi di supporto amministrativo e tecnico della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, approvato il documento che impegna il presidente della giunta, la giunta regionale e il presidente del consiglio regionale, a proporre modifiche al fine di estendere l’efficacia della normativa statale al personale amministrativo e tecnico dei servizi esternalizzati e a costituire un tavolo istituzionale con Regione, Asl, sindacati e rappresentanze dei lavoratori e degli enti locali per monitorare costantemente l’evoluzione della vicenda. Respinta invece la risoluzione del consigliere Pietrucci che chiedeva una sospensione della graduatoria, relativa al concorso del marzo 2023, in attesa di trovare una soluzione definitiva per la stabilizzazione del personale precario.

Il dibattito politico su una nuova programmazione sanitaria, sulla riduzione della spesa e sulla gestione dei servizi all’utenza da parte delle Asl abruzzesi, sarà ripreso nei prossimi giorni in una riunione congiunta della Commissione Bilancio con la Commissione Salute.

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