Detenuti-falegnami, al via i corsi in via Lamaccio

Non è più solo sulla carta il progetto di trasformare il carcere di Sulmona in una fabbrica-laboratorio per gli arredi. Tra qualche giorno, a partire dal mese di luglio, infatti, partiranno i primi corsi formativi per 80 detenuti di via Lamaccio al fine di far acquisire loro la qualifica e le abilità di falegnami. L’obiettivo è realizzare un modello sperimentale di intervento per il lavoro e l’inclusione delle persone in stato di detenzione che porti alla realizzazione di manufatti in legno in grado di venire incontro al fabbisogno nazionale di arredi carcerari. Almeno per il momento, perché in futuro la fabbrica di via Lamaccio, potrebbe estendere il suo mercato a tutti. La presa in carico dei detenuti, sia nell’attività formativa sia negli aspetti psico-sociali, rappresenta l’elemento innovativo del progetto perché vuole creare le condizioni per un reinserimento sociale del detenuto una volta portata a termine la pena detentiva.

Si tratta di un progetto sperimentale, denominato Milia, finanziato dalla Regione e dal ministero della Giustizia e che vede Sulmona, in partenariato con l’istituto di Lecce, in prima linea nella sperimentazione a livello nazionale.

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