Difficoltà nel riallineamento dati, l’Abruzzo resta arancione

Lunedì sarebbe dovuto essere il giorno giusto per l’Abruzzo per svestire l’arancione e tornare ad indossare il giallo. Dalla cabina di regia, però, è arrivata la doccia fredda: niente passaggio di colore nonostante il lento svuotarsi delle terapie intensive, sotto la soglia delle 30 unità.

Nella settimana presa in considerazione, tra il 31 gennaio e il 6 febbraio, sul territorio regionale si sono registrati 16.478, con un indice R.t. di 1.04. La stima dell’Rt puntuale, però, è da considerarsi meno affidabile in quanto la completezza del dato misurata dall’indicatore 1.1 è al di sotto della soglia di qualità prevista. In sintesi, l’Abruzzo, insieme ad altre 2 regioni (Calabria e Liguria), è stato classificato ad alto rischio per via del fatto della difficoltà ad allineare il caricamento dei dati dei contagi.

Insomma, bisognerà attendere almeno un’altra settimana. Al momento i dati recitano il 15,6% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (28); mentre in area medica il 36,8% dei posti letto (508) sono occupati al momento. Dati che, escludendo sorprese dell’ultimo secondo, venerdì prossimo potranno permettere alla cabina di regia di concedere alla regione il lasciapassare per tornare in zona gialla dopo un mese dal passaggio in arancione.

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