Discarica Bussi, la Edison impugna la richiesta di bonifica

È di ieri il ricorso al TAR con il quale la Edison ha impugnato la richiesta di bonifica della maxi discarica di Bussi del ministero. Una conseguenza, secondo il Forum H2o, dell’annullamento della gara sempre da parte del ministero avvenuta il 17 agosto. Un atto che ha aperto il “vaso di Pandora” con ricorsi su tutti i livelli sottolinea l’associazione che prosegue: “Se contenzioso deve essere non era meglio scontrarsi sul risarcimento a bonifica ormai realizzata da parte dello Stato, intervento fermato all’ultimo secondo con l’incredibile annullamento della gara?”.

“L’ultimo ricorso è stato depositato il 2 luglio al Tar di Pescara per impugnare la lettera di aprile del Ministero con cui si chiedeva ad Edison di presentare un eventuale progetto alternativo di bonifica rispetto a quello predisposto dall’allora Commissario Goio nel 2015 – spiegano da H2o – Intervento, quello disposto dall’allora Commissario, che prevedeva la rimozione completa di rifiuti e terreni contaminati, oggetto della famosa gara da 45 milioni di euro annullata il 17 giugno scorso dal Ministero”.

Mancava solo la firma sul contratto per avviare i lavori e “poi sarebbe seguita la richiesta dello Stato ad Edison per il risarcimento delle spese anticipate, essendo stata individuata come responsabile della contaminazione da parte della Provincia.

Una vera e propria offensiva giudiziaria, peraltro largamente annunciata da Edison che evidentemente ha le idee chiarissime, che comprende anche il recente ricorso alla Cassazione per annullare la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la validità dell’ordinanza della Provincia e quello al Consiglio di Stato stesso per la revoca della medesima sentenza”. Il Forum, inoltre, ricorda la mancata partecipazione della Edison alla seduta della Commissione d’Inchiesta del consiglio regionale, “un affronto subito non da tutti gli abruzzesi ma solo da chi pensava di aprire interlocuzioni con questa società non avendola mai affrontata nella concretezza. Solo un modo per difendere d’ufficio la decisione ministeriale di annullamento della gara ricompensato adeguatamente”.

Per il Forum, quindi, conveniva abbiate un contenzioso a bonifica fatta invece di rimandare ancora gli interventi. La situazione che si prospetta è quella di passare i prossimi anni nei tribunali. “Auspichiamo che la Procura, agendo a tutto campo, possa chiarire i risvolti di questa vicenda” conclude la nota.

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