Dissesto, disagi, eventi che saltano. Il primo colpo al turismo

Il dissesto idrogeologico imperversa lungo La Frentana e se da un lato le ragioni dell’incolumità pubblica battono il pugno sui tavoli della Provincia, l’allarme di una comunità resta quello di un lungo isolamento.

Ma le ragioni della sicurezza insomma, per strade divenute percorsi di guerra,per molti primi cittadini e comuni interessati dall’ordinanza di chiusura stradale, non dovevano acuirsi adesso ma tempo prima, quando i lavori andavano fatti, e così il rimpallo delle responsabilità di “un’annosa malagestione dell’Ente”, dove la mancata manutenzione sulle arterie montane ha portato quello a cui oggi si assiste sulla provinciale 54, nel tratto fra Campo di Giove e Fonte Romana.

Un colpo duro al turismo che potrebbe non essere solo a breve termine tra interventi e ripristino della viabilità, l’ennesimo disagio a cui la popolazione presta gli occhi tornando a scuotere la testa. Un dissesto all’operosità e all’attività, un pugno a quella forza attrattiva che bacini montani come questo attendono per un intero anno, facendo leva sulla bella stagione al centro di campeggi, iniziative, eventi organizzati da appassionati della due ruote.

Parliamo di 28 carreggiate fermate da un divieto che sta facendo sfilare turisti e visitatori da questa parte d’Abruzzo, il 25 aprile e il 1 maggio andati in fumo con le strutture alberghiere sul piede di guerra tanto da denunciare l’Ente. In difesa scende anche Ferderalberghi che invita la Provincia a riparare le buche “invece di chiudere le strade”, scelte piovute dall’alto che stanno mettendo a serio rischio, secondo le associazioni di categoria, il lavoro e soprattutto le entrate degli operatori turistici e commerciali del territorio.

Eventi su due ruote da rimandare ed così che la provincia dell’Aquila viene tagliata fuori dalla maggior parte dei tour nazionali ed europei per motociclette. A sottolinearlo è il presidente del Motoclub Massimiliano Mari Fiamma che ha annunciato il rinvio della famoso Moto Giro di Primavera alla sua decima edizione. Le strade impraticabili, i divieti di circolazione hanno fatto crollare un centinaio di iscrizioni pervenute da tutta Europa e desistere dal mettersi in viaggio e raggiungerlo quell’impraticabile lato d’Abruzzo.

Disdette ad alberghi e ristoranti, i Motociclisti Aquilani confidano in un cambiamento della situazione altrimenti spiegano l’unica soluzione sarebbe “dirottarlo nel Lazio”, Mari in una nota trasmessa dall’Ansa parlava “di assurda decisione” e di danni economici ingenti e disagi fortissimi “Il presidente Caruso e il dirigente Bonanni continuano a inventare scuse al limite dell’improbabile”.

Intanto lo sguardo volge su Frentana, al fiume di acqua e detriti che corre veloce, e al rischio, sottolineato dalle comunità, che un evento come questo, di questa portata, possa diventare l’ordinario.

Anna Spinosa

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