Diventa mamma della bambina della sua compagna: “Una tutela per me e per nostra figlia”

Ci sono voluti tre anni, ma alla fine, anche giuridicamente, oltre che di fatto, si può considerare mamma della sua bambina. O meglio della bambina che ha partorito la sua compagna, 43enne di Sulmona, dopo essersi sottoposta ad una procreazione medicalmente assistita. Genitore due, insomma, che grazie alla sentenza emessa mercoledì scorso dal tribunale dei Minori dell’Aquila, una donna di 48 anni di Sulmona, può ora esibire anche sui documenti ufficiali.

“Una tutela per me e per mia figlia – racconta la neo mamma – arrivata dopo un lungo percorso burocratico di adozione, ma non per questo complicato. Ci siamo sottoposte volentieri alle indagini fatte: la visita dell’assistente sociale, la verifica sui nostri redditi, quella sul contesto familiare e sociale nel quale viviamo. Alla fine il giudice ci ha fatto anche i complimenti”.

Famiglia a tutti gli effetti composta ora da tre membri: mamma, mamma e figlia. Anche perché lo scorso anno, dopo una relazione che dura dal 2013, le due donne sono convolate a nozze, o meglio si sono unite civilmente: “Avevamo programmato di sposarci nel 2019 quando la mia compagna è rimasta incinta – continua la neo mamma – ma poi a causa della pandemia abbiamo dovuto rimandare. Il tribunale ha verificato come la nostra sia una famiglia a tutti gli effetti: un mutuo e una casa insieme, una posizione lavorativa solida per entrambe, un progetto di vita, un legame forte e il sostegno delle nostre famiglie”.

Una battaglia portata avanti dall’avvocata Barbara Ranucci, che della coppia è amica: “E’ stata una sorta di sfida in quanto in Italia sono state emanate pochissime sentenze simili – commenta l’avvocata – e posso affermare con ragionevole certezza che in Abruzzo sia la prima”.

Secondo il tribunale “non si può non tener conto delle situazioni che sono da tempo esistenti e cristallizzate: il minore è nato e cresciuto con le componenti la coppia, instaurando con loro, madre biologica e compagna, un legame inscindibile che, a prescindere da qualunque classificazione giuridica, nulla ha di diverso rispetto a un vero e proprio vincolo genitoriale. Negare al minore i diritti e i vantaggi che derivano da questo rapporto costituirebbe certamente una scelta non corrispondente all’interesse del minore”.

Un passo in avanti per il diritto alla genitorialità, su una strada ancora molto lunga da percorrere in Italia: “Per concepire nostra figlia siamo dovute andare in Spagna – spiega la neo mamma – perché in Italia non è consentito a donne sole di farlo. Con tutto quello che questo comporta anche dal punto di vista economico”.

Acqua passata, ormai, almeno per loro: pronte, tutte e tre, a festeggiare il primo Natale formalmente in famiglia.

13 Commenti su "Diventa mamma della bambina della sua compagna: “Una tutela per me e per nostra figlia”"

  1. … Felicitazioni e mille anni ancora di serenità…

  2. Auguri a voi buona Vita in serenità, complimenti al giudice che ha preso questa decisione.
    Adesso mi piacerebbe sapere se le 2 donne decidessero di avere un’ altro bambino, sarà loro riconosciuto in autonomatico o si dovrà ricorrere di nuova al Tribunale?

  3. Ma no!
    Basta rifare una passeggiata in Spagna.
    E io pago…

  4. Non condivido minimamente questa cosa. Per me L’unione è fatta da uomo e donna

  5. bene,non e’ difficile,ci cerca visibilita’,complimenti del giudice inclusi, punto,diritti di che? Solo le coppia dello stesso sesso agiate possono avere l’opportunita’,il diritto del dio denaro,punto, Rocketman a suon di milioni,cosi come tutti i ricchi,altro che diritti alla genitorialita’,il mercato delle adozioni,maternita’ surrogata,ecc e’ molto rigoglioso,quindi a chi si a chi no,incalcolabile il numero delle coppie,nessuna esclusa, in cerca di prole,gli impedimenti della burocrazia del mercato…e basta,o no?

  6. L'Avanguardista | 15 Novembre 2022 at 18:03 | Rispondi

    Non è facile capire:
    -Maria rimase incinta pur non avendo avuto rapporti con uomo, quindi la figura materna è la procreatrice;
    -oggi ci sono donne che scelgono di rimanere single con figli facendo famiglia a sè;
    -ci sono donne che scelgono di fare coppia con un’altra donna facendo famiglia in due;
    -ci sono donne che rimangono incinte per un rapporto casuale poi non condiviso, e danno alla luce bimbi facendo famiglia a sè;
    -ci sono donne che rimangono incinte con l’inseminazione di vario tipo e fanno coppia con il proprio uomo, altrimenti non potrebbero averne;
    -ci sono donne che li adottano con il proprio uomo;
    E’ meglio tutto questo che un aborto senza motivo medico ben preciso.
    Se loro scelgono di vivere così non stà a voi con le vostre chiacchiere e dicerie far pesare una scelta che li rende felici. I bimbi avranno anche loro una vita serena e migliore.

  7. OGNUNO crede di essere il depositario della verità.
    OGNUNO crede di poter invadere la libertà degli altri senza sapere che la libertà di OGNUNO termina dove inizia la libertà di un altro OGNUNO,almeno che l’altro OGNUNO non leda la libertà di tutti gli altri OGNUNO.
    DOMANDA:Queste due OGNUNO hanno leso la libertà di QUALCUNO?

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