Diversi da chi: dall’Anffas alla Special Olypics, l’esempio di un territorio inclusivo

Lorenzo ha paura del fuoco e quando arriva la torcia e il suo turno di tedoforo, a metà della villa comunale, si ritrae e arretra. Si chiude su sé stesso e resiste, fino a quando la maestra e un atleta delle Fiamme Azzurre lo convincono ad impugnare la torcia. La guarda quella fiamma e timoroso la porta in mano afferrandola in punta, mentre un coro di ragazzini su viale Roosvelt urla il suo nome. Un coro che dà forza alle gambe e coraggio al cuore: a Lorenzo e a tutti quelli che come lui soffrono di una disabilità. Fisica, mentale, psicologica. Lorenzo ora cammina sicuro, lungo quei cento metri che lo separano dal prossimo tedoforo, che lo liberano dal fuoco.

La tappa, l’unica in Abruzzo tra le 44 in Italia, della Torch Run, la staffetta che porterà agli Special Olypics di Torino dal 4 al 9 giugno, ovvero i Giochi nazionali estivi dedicati ai diversamente abili, è stata ieri per la Valle Peligna una delle lezioni più alte e profonde. Lo sport come strumento di inclusione: lo dice anche Manuela Spica, medaglia di bronzo ai Mondiali di scherma a Dubai, che il testimone lo ha raccolto per prima alla villa comunale.

Un bagno di folla festante dal nuovo Polo scolastico di Pratola fino alla Rotonda di San Francesco a Sulmona, ha accolto l’evento, organizzato da Loredana La Civita del Basket Centro Abruzzo con il Team Special Olympics Abruzzo, con il calore e la consapevolezza di una comunità matura e rispettosa del diverso.

Lo testimonia quel tripode acceso nel tripudio, che dalla terrazza della Rotonda di San Francesco illumina e scalda una città viva, con il mercato indaffarato e centinaia di persone strette e commosse.

Non è un risultato del caso, ma dell’attività a cui in molti si dedicano quotidianamente. Come il Centro per l’autismo di Pratola che in occasione della giornata del 2 aprile, dedicata appunto all’autismo, ha realizzato una maglietta con la scritta “Diversi da chi” per finanziarsi, o come l’Anffas che in via Cornacchiola ha aperto da qualche giorno un temporany store, in un locale, al civico 14, messo a disposizione dalla responsabile Emanuela Pasquali.

Dentro ci sono le uova e la campane di cioccolata per la Pasqua, il miele, il vino, i mugnoli e i confetti, tutti prodotti locali, trasformati nel packaging e arricchiti dei lavori che i 14 ragazzi ospiti della struttura realizzano nei diversi laboratori: le maglie che ora hanno anche un marchio in via di registrazione, le “Sulmontine” (le sporte per la spesa personalizzate con frasi in dialetto), i vasetti di omogenizzati dipinti a mano e trasformati in contenitori per confetti, le stoffe e il cucito che avvolgono di colori e orgoglio i prodotti in vendita al civico 14.

“Resteremo aperti fino a Pasqua tutti i giorni – spiega una delle operatrici Anffas – ma l’intenzione è quella di continuare anche dopo, magari per un paio di giorni a settimana. Non è solo questione di finanziare la nostra associazione, ma anche un modo per coinvolgere i ragazzi in un’attività che li faccia sentire parte integrante della società”.

Melisa, “con una sola S” tiene a specificare, una delle quattordici ospiti della struttura, annuisce e conferma, mentre conta con attenzione i dodici euro incassati dalla vendita del miele e compila con precisione la ricevuta fiscale. “Grazie per averci scelto”, ci congeda.

7 Commenti su "Diversi da chi: dall’Anffas alla Special Olypics, l’esempio di un territorio inclusivo"

  1. Ieri ho visto la parte bella di Sulmona davvero una bellissima iniziativa
    Bravissimi tutti e Ancora una volta Complimenti all’assessore Attilio D’Andrea…persona buona e dignitosa !
    !

  2. il video è fantastico, io per l’emozione sto piangendo.
    bravi ragazzi

    grazie

  3. certo che anche il testo, soprattutto l’attacco è da brividi. complimenti

  4. Claudio Di Rocco | 7 Aprile 2022 at 16:51 | Rispondi

    Brava e grande Loredana La Civita, sempre sensibile e disponibile verso gli altri, soprattutto quelli che hanno “abilità differenti” ma che ci aiutano a crescere per una società inclusiva. Grazie

  5. Grazie a tutti gli operatori che lavorano nel sociale ,sono loro il vero braccio del movimento. grazie di cuore

  6. Candida d'abate | 7 Aprile 2022 at 23:31 | Rispondi

    Emozionante mattinata. Grazie a tutti. Abbiamo bisogno di tutto cio

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