
Tre ore e mezza di deposizione. Duecentodieci minuti di dettagli, circostanze e immagini che ripassano nella mente, con la difficoltà di rendere il tutto in parole e frasi per descrivere quell’incubo lungo due anni. Tanto è durato il colloquio protetto della dodicenne di Sulmona, abusata e ricattata da tre ragazzi, uno di 17 anni indagato per revenge porn e due di 14 e 18 anni che dovranno anche rispondere dell’accusa di violenza sessuale aggravata.
La giovane ha parlato oggi davanti ai magistrati della Procura del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila. Ad accompagnarla è stata la sua avvocata, Maria Grazia Lepore. “Mi hanno costretta ad avere rapporti sessuali più volte. Mi sono difesa tanto che uno di loro ha anche graffi”. Parole che confermano le accuse, pronunciate davanti ad uno psicologo e al sostituto procuratore Angela D’Egidio. Il tutto in un ambiente surreale, con la scorta dei carabinieri della compagnia di Sulmona a protezione della giovane.
Violenza sessuale aggravata in concorso e pornografia minorile. Queste le accuse, a cui si aggiunge il fascicolo relativo per revenge porn, aperto contro ignoti. L’inchiesta rischia di allargarsi, perché quelle immagini finite in un gruppo WhatsApp con 40 membri potrebbero non essere rimaste lì, tra i media. Il rischio è che siano state diffuse con una leggerezza disarmante. Per altri, insomma, cliccare il tasto “Inoltra” potrebbe avere conseguenze giudiziarie. Bisognerà attendere almeno due mesi, il tempo necessario per l’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati ai tre indagati dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Sulmona che conducono le indagini.
Domani e venerdì i tribunali di Sulmona e per i Minori dell’Aquila daranno incarico al perito di scandagliare i segreti di quei telefoni e PC, dove tra un audio e un file multimediale si annidano i momenti dell’incubo.
Non vorrei passare per forcaiolo e occorre comunque attendere il corso della giustizia ma una riflessione mi sembra doverosa….. se questi “ragazzi” minorenni sono stati in grado di ordire tutto questo per due anni, forse non sono così bambini e si preparano ad essere dei futuri “veri” delinquenti perché se ora sono riusciti a fare questo orrendo delitto, perché tale è… quando saranno grandi cosa saranno in grado di fare? Tutti bramiamo ad una punizione severa ove venissero giudicati colpevoli… ma siamo sicuri che l’avranno?? io non penso!