Dopo il decreto “sfasciaforeste” a Pettorano si parla di “green communities”

“Green communities e servizi ecosistemici-Idee per il rilancio del territorio”. E’ questo il titolo dell’incontro che si svolgerà venerdì, 22 giugno, alle ore 17.30, presso il castello Cantelmo di Pettorano sul Gizio organizzato dalla scuola di formazione politica Primo Levi, in collaborazione con il Comune e la locale Riserva Naturale Monte Genzana. “Il nostro è un territorio che custodisce beni di grande valore a livello ambientale- si legge nella nota-, con una caratterizzazione del paesaggio fortemente naturalistica e rurale, ma non per questo deve considerarsi un contesto statico, al di fuori dei meccanismi di modernizzazione in atto nel resto del territorio nazionale”. Si parla, dunque, di valorizzazione del capitale naturale e modernizzazione dei contesti “adeguando le infrastrutture tecnologiche, fornendo  delle risposte a delle carenze strutturali di fornitura dei servizi, tipici delle aree interne, inserendole in una nuova prospettiva basata sulla sostenibilità”.

“Sviluppo” che si spera possa essere sul serio immaginato e progettato in un contesto più ampio di difesa del patrimonio naturalistico che sta poi alla base dell’esistenza umana in una società omocentrica che, vale la pena sottolinearlo, sempre più spesso usa termini quali “sfruttamento” e “produttività” del patrimonio forestale, ad esempio, o che non si rende conto delle condizioni dei propri fiumi. L’incontro verterà, dunque, si legge “su un’idea diversa di territorio, che può cogliere nella conversione alla sostenibilità e nel pagamento dei servizi ecosistemici, due nuove chiavi di lettura sulle quali costruire una nuova governance moderna ed efficace”. Ad onor del vero qualche dubbio sul come questo lavoro verrà svolto è bene porselo perchè tra gli invitati a discuterne c’è anche il riconfermato deputato della Repubblica Enrico Borghi che tanto si è speso, nei mesi scorsi, a favore dell’approvazione del testo unico forestale ricordato dai comuni mortali e da centinaia di esperti del settore, nonché associazioni impegnate sul tema,  come “decreto sfasciaforeste”.

Non solo. Sempre Borghi aveva risposto ad uno dei massimi esperti in tema forestale in Italia, il professor Bartolomeo Schirone, parlando di “integralismo khomeinista” e di “riflessioni di chi pensa l’ambiente come qualcosa da congelare, da mettere sotto una campana”. La recente approvazione del Tuf, quindi, e l’organizzazione di questo incontro dai presunti risvolti di “sviluppo” una pulce nell’orecchio la mettono. Oltre a Borghi saranno presenti: Stefano D’Amico,  Organizzatore – Accademia Primo Levi; Pasquale Franciosa, Sindaco di Pettorano sul Gizio; Michele Fina, Presidente Associazione “Accademia Primo Levi”; Enrico Raimondi, Avvocato e Prof di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Ch-Pe; Davide Marino, Prof. di Contabilità Ambientale presso l’Università del Molise; Antonio Nicoletti, Resp. Aree protette e Biodiversità Legambiente. Un incontro dal vago sapore Pd, quello stesso Pd che ha consegnato Case Pente nella mani della Snam. Questione di sviluppo?

E il “lavoro politico” della Primo Levi prosegue poi il giorno dopo a Pratola dove l’argomento, però, cambia. Con Michele Fina, alle ore 17 presso Palazzo Colella, si parlerà di “Crisi Europea: visioni e soluzioni”, introdotto da Mattia Tedeschi e moderato da Daniele Formichetti, sulle caratteristiche e sulle implicazioni della crisi Europea. Interverranno Walter Verini, Parlamentare e Giornalista, Michele Fina, Presidente Associazione “Accademia Primo Levi” e Massimo Luciani, esperto di Politiche Comunitarie.

Simona Pace

 

 

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