
In casa aveva qualche dose di cocaina, hashish e diverse sostanze da taglio. Sparse un po’ ovunque: sotto il materasso, in bagno, in cucina. In tutto meno di dieci grammi di merce che la polizia gli aveva sequestrato a seguito di una perquisizione domiciliare eseguita nel febbraio del 2020.
Oggi, però, Ilirjan Ibrahimi, cinquantadue anni di origine albanese, residente a Sulmona, è stato assolto dal giudice Francesca Pinacchio perché il fatto non sussiste.
L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Mastrogiovanni, ha sostenuto la tesi del possesso per uso personale anche perché durante la perquisizioni non furono ritrovate somme di denaro che potessero giustificare un incasso già fatto, ma soprattutto la droga sequestrata, hanno poi accertato le analisi, era di pessima qualità e, per questo, non sufficiente a dimostrare un’attività di spaccio vera e propria, nonostante gli indizi inequivocabili delle sostanze da taglio.
Come sempre… La qualità scadente non può essere oggetto di spaccio forse. Mah