Due centraline per registrare la sismicità sul sito della centrale Snam

Due stazioni sismiche temporanee dedicate alla registrazione della sismicità di fondo, saranno installate in zona Case Pente a Sulmona, dove la Snam vuole costruire la Centrale di Compressione e il Metanodotto. A darne l’annuncio è la sindaca Annamaria Casini che dichiara: “Si tratta di nuovi studi che verranno effettuati dall’Ingv, come avevamo richiesto nella Conferenza dei Servizi ad aprile dello scorso anno, nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e come era stato, poi, annunciato in un incontro nella sede romana dell’Ingv a giugno scorso, al quale partecipai insieme al vicesindaco con delega all’Ambiente, Nicola Angelucci, alla presenza del Presidente Ingv  Carlo Doglioni, dei tecnici Ingv e dei rappresentanti del Mise. Il Comune ha confermato la disponibilità a collaborare per l’individuazione dei siti dove istallare le due stazioni, che dovranno essere collocate nei pressi di Case Pente, su depositi alluvionali, su depositi rocciosi e in condizioni logistiche atte a garantire il corretto funzionamento e la sicurezza della strumentazione utilizzata, come riferito dal professor Carlo Doglioni”.

I dati che emergeranno saranno utilizzati per lo studio degli effetti sismici locali, mentre da qualche giorno sono disponibili i dati sul consumo di gas in Italia che per l’ennesimo anno sono in calo. “Il fatto che abbiano accolto la nostra richiesta e il Mise abbia incaricato l’Ingv di procedere con questo tipo di approfondimenti ci dà ragione e avalla quanto diciamo da tempo, ovvero che la situazione non è chiara e sono necessarie rilevazioni e nuove verifiche tecniche e scientifiche nelle aree interessate dal progetto Snam, alla luce soprattutto degli ultimi terremoti del 2016 e 2017 – afferma ancora Casini  – ci aspettiamo altresì un ulteriore approfondimento del progetto tecnico da parte di un esperto strutturista terzo che, alla luce degli esiti del nuovo studio, possa verificare l’adeguatezza dell’impianto rispetto alle reali caratteristiche del sito, cosa finora molto sottovalutata al punto da essere arrivati all’autorizzazione unica dell’opera al termine di un iter molto lacunoso, come sta emergendo in questo periodo”.

In definitiva, secondo la sindaca, è opportuno che si rimetta in discussione l’intero progetto Snam e che venga rispettata la volontà di una comunità contraria alla costruzione della Centrale e del metanodotto.

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