E’ morto Antonio Ruffini, l’ingegnere in prima linea

(ph. Centroabruzzonews)

Dell’identità e della difesa del territorio aveva fatto una sua ragione di vita: sempre presente nelle battaglie civili, nelle iniziative in difesa di Sulmona e non solo. Antonio Ruffini, l’ingegnere che in politica aveva ricoperto anche il ruolo di assessore all’Ambiente nella giunta Di Masci, si è spento oggi a Bolognano, dopo una lunga malattia dovuta ad un aneurisma che lo aveva costretto ad allontanarsi dalla scena pubblica e dal suo impegno civico.
Pacato, ma deciso, Ruffini aveva la costanza e la caparbia dell’abruzzese: una goccia cinese che non mancava un appuntamento, non faceva cadere una parola. Sempre in prima linea, a sollecitare i giornali e l’opinione pubblica con incontri, conferenze, studi e pubblicazioni.
L’ultimo scontro pubblico lo ebbe con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, quando nell’aula consiliare, con la minaccia della chiusura del punto nascita, non ebbe timore ad affrontare a brutto muso il governatore.
Per anni è stato promotore e ispiratore dell’associazione Insieme per il Centro Abruzzo, sotto la cui bandiera aveva portato avanti molte battaglie: dallo spostamento del deposito Arpa da via Lamaccio, all’idea della provincia verde, dalle piste ciclabili, alla città a misura di bambino, fino alla lotta No Snam a cui aveva dato il suo contributo anche professionale.
I funerali si terranno domani nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a Sulmona, mentre la camera ardente è stata allestita a Popoli nella casa funeraria.

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