E’ morto “J.R.”. Addio ad Ennio Valeri, imprenditore col sigaro

Il sigaro tra i denti, la grande scrivania e all’angolo del salottino il frigo con il drink pronto per ogni ospite: era così, pomposo all’americana, che sembrava appena uscito dallo schermo tv da una delle tante serie degli anni Ottanta, un Hazzard o un Dallas in salsa nostrana, Ennio Valeri. Il “J.r. peligno”, imprenditore dallo sguardo lungo e dalla tenacia indomabile è morto questa mattina all’età di settantasei anni. Malato da tempo si è spento all’ospedale di Sulmona da dove sarà trasferito oggi stesso nella vicina Casa funeraria in attesa del funerale che si terrà domani (ore 15,30) nella chiesa dell’Annunziata.


Valeri, “figlio di contadini” come amava definirsi, aveva costruito da solo un impero tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, costruendo molte palazzine nell’area Peep e parallelamente avviando una serie di attività imprenditoriali che andavano dalla produzione di vernici (la Solar), al commercio, fino all’editoria. Fu suo il progetto ambizioso di Videoesse che dagli Ottanta fino alla fine degli anni Novanta insegnò all’Abruzzo come fare televisione: un gioiello nel quale si sono formati molti professionisti oggi affermati in ambito nazionale.
La sua passione però era il calcio, con quella rivalità tra il politico e lo sportivo che aveva con l’ex sindaco e assessore regionale Franco La Civita e con una carriera agonistica alle spalle di cui andava particolarmente fiero.
Un’ascesa a cui seguì con il nuovo millennio una discesa: il fallimento della Banca Agricola, l’affare Miramonti e quello di Villa Sardi naufragati in un’Italia che si scopriva dopo venti anni non essere più quel sogno americano di J.r.
Ciao Ennio.

2 Commenti su "E’ morto “J.R.”. Addio ad Ennio Valeri, imprenditore col sigaro"

  1. “J.R.”, non “Jr”, sennò è “junior”. Condoglianze.

  2. Sentite condoglianze
    Alla famiglia

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