
Ci sono voluti quasi due mesi e una trattativa serrata tra il Comune e il nuovo amministratore unico di Cogesa Franco Gerardini, ma alla fine l’ecocalendario per la raccolta dei rifiuti a Sulmona è stato definito e in parte già distribuito alle singole utenze.
L’accordo prevede un periodo di “tregua” rispetto alla drastica riduzione che era stata fatta dalla precedente governance e che aveva colto i sulmonesi di sorpresa, senza alcun avviso, dal primo gennaio. La decisione di togliere cioè tre ritiri mensili, ovvero il secco residuo ogni due settimane, anziché settimanalmente, e il vetro una volta al mese anziché ogni quindici giorni.
La tregua consiste soprattutto nella raccolta del residuo secco che continuerà ad essere settimanale fino alla fine di maggio, diventando a giugno bisettimanale. Il ritiro del vetro, invece, resta mensile, ma con l’implementazione di un ritiro ulteriore durante i mesi di punta estivi, ovvero a luglio ed agosto, quando i ritiri del vetro saranno due al mese.
Qualche cambiamento ci sarà in occasione dei periodi festivi, come l’1 giugno (giovedì) quando sarà anticipata la raccolta della plastica del giorno successivo.
La riduzione del servizio è legata fondamentalmente al contenzioso tra Comune e Cogesa in merito al mancato riconoscimento del Pef e quindi del piano dei servizi che la partecipata aveva proposto, con uno scostamento di circa 300mila euro tra il preventivato (da Cogesa) e il riconosciuto (dal Comune di Sulmona), dopo che quest’ultimo aveva contestato i calcoli anche avvalendosi di uno studio e un parere di specialisti.
Ecco il nuovo ecocalendario 2023:
Il fatto che, come giustamente riportate voi, ci sia voluta trattativa con il comune e non semplice decisione del nuovo AU fa capire bene da chi siamo dipesi questi tagli. Dal comune che non riconosce al Cogesa servizi per 300mila euro e da qui sono nati i cd “tagli” che lo stesso Gerardini non ha potuto modificare di suo perché appunto non dipendono dal Cogesa, nuova o vecchia Governance. E la vera motivazione l’ha inconsapevolmente svelata il sindaco chiedendo da subito non il ritorno al vecchio calendario, che sa benissimo perché non era possibile essendone causa, ma solo un periodo transitorio.
L’ottimo Gerardini e il grande sindaco ci hanno messo due mesi a partorire un ecocalendario provvissorio che riparasse ai danni dei tagli del comune.
Perché qua la cosa è semplice se la colpa del taglio era la cattiveria del vecchio Cda, come si tenta di veicolare, il nuovo se l’è presa comoda concentrandosi evidentemente su altro. Sperando che questo atto non venga annullato causa nomina sospesa.
Se invece come ormai è chiaro la colpa dei tagli è del comune allora sarebbe più corretto, da parte degli attori, prendersi la propria responsabilità. Anche perché vedendo i cambi e i tagli i conti del comune saranno stati anche fatti da professionisti ma non tornano perché altrimenti le prestazioni non venivano tagliate, e invece
Quando verranno consegnati gli ecocalendari? La maggior parte delle persone è poco tecnologica, ha bisogno del cartaceo. Per il 2024 si riuscirà a consegnare quello del 2023?
Chi è causa del suo mal pianga se stesso, i nodi vengono sempre al pettine. Alla vecchio CDA non hanno dato ascolto ma visto che Gerardini lo avevo chiamato loro allora si sono seduti comodamente quasi due mesi per partorire un calendario, ma soprattutto per non fare brutte figure. Non date la colpa sempre agli altri, prendetevi le responsabilità che vi siete assunti e soprattutto pagate e ringraziate il Cogesa che vi toglie la spazzatura ancora a gratis.
Chiedo per un amico.. Quanto costa la nuova stampa “provvisoria” del nuovo ecocalendario?
Chi risponde il Dott. Di Piero psudo sindaco o il Dott Gherardini “A tempo determinato”? Solo per sapere quanto aumenterà la tari per alcune leggerezze!
Per la cronaca io sto ancora aspettando la consegna dell’ecocalendario del 2022.