Economia, bilancio in agrodolce per l’Abruzzo

Il prodotto interno lordo in Abruzzo cresce del 5,3% nei primi tre trimestri del 2022, ma segna comunque un dato inferiore rispetto al resto del Paese che si attesta al 5,7%. L’aggiornamento dei dati fatto da Bankitalia è in agrodolce per la nostra regione, soprattutto in previsione di una possibile stagnazione in arrivo.

Un sondaggio fatto sempre da Bankitalia tra settembre e ottobre scorsi su un campione di imprese manifatturiere abruzzesi è emersa una crescita del fatturato nei primi nove mesi dell’anno meno diffusa tra le piccole imprese e quelle orientate prevalentemente sul mercato domestico.

Ad influire l’aumento dei prezzi legato al rincaro delle materie prime e più in generale dei costi energetici che, per settori chiave come quello dell’automotive, hanno risentito anche della difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.

Le vendite all’estero delle imprese della regione (-0,8% nel semestre rispetto allo stesso periodo del 2021; +22,5% in Italia e +32,4% nel Mezzogiorno) hanno nel complesso risentito dell’andamento fortemente negativo del settore dei mezzi di trasporto (-25,1%), sebbene siano mediamente cresciute negli altri comparti (+24,4%), specie in quello chimico-farmaceutico, della gomma e della metallurgia.

La maggior parte delle aziende intervistate nel sondaggio avrebbe comunque rispettato i programmi di investimento formulati per il 2022, ma il rischio per i prossimi mesi è nella prospettiva stagnazione del processo di accumulazione del capitale.

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