
L’educazione sessuo-affettiva è una risorsa, non un rischio. Lo mettono nero su bianco le presidenti e i presidenti dei vari Ordini degli Psicologi delle regioni italiane. Tra loro c’è anche l’Ordine abruzzese, che si allinea con quelli di Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Veneto e Sicilia. Tutti uniti, insomma, contro il DDL del 23 maggio 2025, firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
“Limitare o escludere la possibilità di promuovere da parte dei professionisti della salute attività educative su questi temi significa privare bambini e adolescenti di strumenti fondamentali per comprendere e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla crescita – rimarcano i vertici degli Ordini -. L’educazione sessuo-affettiva, quando è adeguata all’età e scientificamente fondata, contribuisce a relazioni sane, alla prevenzione di bullismo e violenza di genere, e al benessere psicologico delle giovani generazioni”.
Gli Ordini regionali esprimono così profonda preoccupazione per le implicazioni culturali e sociali derivanti dalle limitazioni previste nel DDL “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”.
“Chiediamo che la voce degli psicologi e delle psicologhe venga ascoltata nelle sedi parlamentari competenti, per ribadire l’importanza di un’educazione affettiva e sessuale tempestiva, continuativa e basata sulle evidenze scientifiche. La tutela dei minori passa anche — e soprattutto — attraverso la conoscenza, l’ascolto e la costruzione di contesti educativi sicuri e consapevoli”.
L’emendamento al cosiddetto ‘ddl Valditara’, che porta la firma di Giorgia Latini, deputata della Lega, estende l’esclusione delle attività didattiche e progettuali “nonché ogni altra eventuale attività aventi ad oggetto temi attinenti all’ambito della sessualità” oltre alla scuola dell’infanzia e la scuola primaria anche “la scuola secondaria di primo grado”.
Credo sia importante l’educazione soprattutto scientifica con lo studio dall’apparato riproduttivo, del modo di concepire figli, del giusto autoerotismo, della contraccezione, delle malattie trasmissibili.
È importante anche educare al giusto rapporto tra uomo e donna, spesso scambiato con quello pornografico se ragazzi.
Se lasciata alla strada insegna poco e a volte in modo errato.
Occorre la giusta età, forse 12-13 anni.
Opuscoli di studio chiari e semplici.
Consenso dei genitori, non saprei.