Elezioni a Raiano, il Pd invita a non votare

Un appello irrituale e stravagante quello apparso l’altro giorno su un volantino a Raiano, soprattutto perché porta in calce la firma di un partito strutturato quale è quello del Pd. I Dem del centro peligno, forza storicamente molto attiva in paese, invitano infatti “iscritti, simpatizzanti ed elettori a non votare né la lista civica n° 1 Uniti per Raiano, né la lista civica Civetta n° 2”. Scrivono proprio così i Democratici auspicando l’astensione o la scheda bianca evidentemente, al fine di delegittimare una competizione amministrativa, quella del prossimo 20 e 21 settembre, che a Raiano è stata caratterizzata da continui colpi di scena e da un susseguirsi di eventi degni di un film di spionaggio. Tra presunte minacce, finti accordi, promesse non mantenute, candidati infiltrati e ritiri dalla corsa.
Il circolo raianese del Pd ricorda il tentativo fatto per presentare un candidato alternativo al sindaco uscente Marco Moca, i confronti con il M5S, che alla fine ha deciso di appoggiare Moca, quello con Alternativa Civica Democratica che era andato molto avanti, fino all’individuazione del candidato sindaco Tonio Di Nisio, indicato da Alternativa Civica, ma iscritto al Pd, ritiratosi meno di una settimana prima della presentazione delle liste per il venir meno della disponibilità di Alternativa Civica.


Sullo sfondo “il prezzano”, come lo chiamano, ovvero l’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, quello che si è ritirato dalla politica per darsi al calcio, che, dicono le voci in paese, avrebbe sparso sul campo i suoi fidati per ostacolare un’alternativa e condizionare la composizione delle liste di Moca.
Sindaco uscente ed entrante, visto che la corsa per lo scranno di primo cittadino è in realtà una “finta corsa”: la seconda lista è infatti una lista civetta, ovvero una lista che sostiene nei fatti lo stesso Moca e usata come escamotage per evitare che il mancato raggiungimento del quorum, avesse invalidato le elezioni e portato alla nomina di un commissario. Vicenda che è stata segnalata anche al prefetto da uno dei papabili candidati sindaco, Enio Mastrangioli.
Il Pd, dice, farà tesoro dell’esperienza e lavorerà per unire democratici, progressisti e riformisti “per una politica plurale e collettiva che non venga ridotta ad una mera piccola ambizione individuale”. Ma se ne parlerà tra cinque anni, ormai.

3 Commenti su "Elezioni a Raiano, il Pd invita a non votare"

  1. ma indurre all’astensione gli elettori non era vietato e perseguibile dalla legge?

  2. Un cittadino di Raiano | 14 Settembre 2020 at 15:19 | Rispondi

    Dopo aver fatto campagna elettorale per un anno, non si presentano per colpe esclusivamente loro.
    Ora invitano all’astensione, da persone perfettamente CIVICHE e DEMOCRATICHE.
    Invece di invitare all’astensione, spieghino al loro elettorato (e anche a me che non ho mai votato per loro) i REALI MOTIVI della loro assenza dalla competizione elettorale, invece di prendersela con l’attuale amministrazione, col “prezzano”, con i 5 stelle e prima di fornire, a mezzo facebook, suggerimenti non richiesti all’attuale sindaco.
    Ma sono convinto che non lo faranno mai, perché, come ripeteva tanti anni fa, un nostro concittadino (che da alcuni anni non c’è più) “ma l si chi so chiss?”

  3. Andate a lavorare!!!!

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