Emigranti di ritorno, sindaci preoccupati

Gli effetti del decreto anti Coronavirus iniziano ad assumere diverse e tante sfumature. Tra le più preoccupanti, dopo la chiusura delle scuole e delle università, sembra essere quella di emigranti di ritorno in Centro Abruzzo, provenienti anche dalle zone calde del nord, senza avvertire il 118 e quindi senza seguire le direttive a riguardo. Famiglie originarie del territorio che si trovano da anni fuori, ma che approfittano delle scuole chiuse e delle attività ferme, immaginando nel “lontano” Abruzzo una sorta di buen retiro.

Tant’è che ieri il sindaco di Castelvecchio Subequo Pietro Salutari ha ricordato a tutti quelli che arrivano di rivolgersi immediatamente alle autorità sanitarie per osservare il periodo di quarantena, 14 giorni. Cita, infatti, il decreto: “Resta fermo l’importantissimo obbligo di comunicazione all’azienda sanitaria competente per territorio, al proprio medico o pediatra, di chiunque abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle zone a rischio o sia transitato o abbia sostato negli 11 comuni della zona rossa nei 14 giorni antecendenti alla pubblicazione del decreto. Circostanza necessaria per le eventuali misure sanitarie”.

E mentre la farmacia di Bugnara/Villalago ha messo a punto un gel disinfettante “nostrano”, vista la difficoltà nel reperire tale sostanza, eventi grandi e piccoli subiscono gli effetti del decreto che impone di annullare occasioni in cui si possono creare situazioni di affollamento. “Seppur a malincuore e consapevoli della portata di questa decisione per il territorio, non possiamo fare altro che attenerci doverosamente al disposto della normativa”. L’associazione Le Rotaie informa così che le sue corse, quelle sui treni storici lungo la Sulmona-Carpinone, la Transiberiana d’Italia, dopo l’annullamento del treno di domenica scorsa, saranno sospese fino al 5 aprile in base a quanto stabilito dalle misure contenitive per il Coronavirus pubblicate ieri. In base alla normativa, dunque, “sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Un danno importante da centinaia di migliaia di euro se si pensa che ogni treno vale circa 50mila euro e le ricadute, a livello economico, saranno sicuramente importanti. D’altronde il primo stop all’economia turistica abruzzese si era avuto con l’inizio dell’emergenza Coronavirus in Italia e con i primi soggiorni cancellati. La situazione, dunque, resta decisamente delicata.

E’ stata rinviata anche la manifestazione di Frantolio a Pacentro ai giorni 27 e 28 marzo. E salta: l’atteso appuntamento con Uto Ughi al teatro Caniglia di domenica prossima, un evento organizzato dalla Camerata musicale sulmonese; lo spettacolo Hallo! I’m Jacket! Il gioco del nulla, previsto venerdì 6 marzo alle ore 21 al Teatro Maria Caniglia, per la Rassegna di Teatro;  “Racconti di Dee, sacerdotesse, curatrici e streghe” previsto per l’8 marzo alle 16.15 a cura dei Servizi Turistici Sulmona; il Forum Distrettuale sul tema “Cominciamo da noi: come salvare il pianeta con i piccoli gesti quotidiani”, organizzato da Inner Wheel club di Sulmona; il progetto “Memorie inCANTO” dell’Associazione Movimento Zoè di Sulmona. Annullato in extremis anche lo spettacolo “Uno Nessuno Centomila” con Enrico Lo Verso in programma il 7 marzo al teatro Maria Caniglia di Sulmona.

3 Commenti su "Emigranti di ritorno, sindaci preoccupati"

  1. Luisa Ciampaglia | 5 Marzo 2020 at 11:17 | Rispondi

    Io vivo in Lombardia e fuori zona rossa. Devo rientrare in Abruzzo. Il mio medico mi ha confermato che se non ho sintomi particolari, non devo fare quarantena. Mi informerò meglio.

  2. Io mi informerei pure sul caso San Raffaele di Cassino.

    • Come il caso di altri ospedali quale: Cles, Biella, Grosseto, Conegliano, Montecchio … and many more.
      Non c’è che l’imbarazzo della scelta per gettare ulteriore panico…
      🤒

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