Endorsement regionale per Masci: “Basta con il posticino interinale a tre mesi”

A sostenere le bandiere c’erano tutti i vertici regionali, istituzionali e politici, del centrodestra: è su quei simboli riconoscibili che Vittorio Masci conta per conquistare la poltrona del Palazzo nel quale ha scelto di presentarsi alla città. In cortile, per il momento, ma con l’obiettivo di fare le scale di palazzo San Francesco con la fascia tricolore indosso dopo le elezioni.

Di fatto la sua è la prima presentazione ufficiale di un candidato sindaco alla città, spot a parte, chiaramente, sui quali Masci ironizza riferendosi al suo avversario Andrea Gerosolimo: “Come fa uno che io non ho mai visto ad un evento culturale in città a parlare di mille eventi e di cultura come volano di Sulmona – dice – o ancora a dire che il tribunale è una battaglia di retroguardia, quando come collega (entrambi sono avvocati, ndr) non l’ho mai visto ad un’assemblea dell’Ordine”.

L’autorevole endorsement non è tuttavia privo di contraddizioni: seduto al suo fianco ad aprire la presentazione c’è infatti il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, colui cioè a causa del quale proprio Masci aveva lasciato la carica in Fratelli d’Italia dopo l’accordo fatto dal sindaco del capoluogo con Gerosolimo sulla gestione del Cogesa. Il tema delle partecipate e del poltronificio a buon mercato, d’altronde, ritorna un po’ in tutti gli interventi, anche se Masci è forse l’unico a poterne parlare con coerenza: “Basta con la gestione personalistica della città, basta con le ambizioni di assunzioni interinali a tre mesi – dice il candidato sindaco – non ce l’ho con le persone, ma con il metodo. Una cappa che ha isolato il territorio e lo ha impoverito”. Ce n’è anche per l’altra collega di toga e avventura, Elisabetta Bianchi: “Non rappresenta il centrodestra – continua Masci – perché i simboli sono alle mie spalle”.

Poi un elenco delle occasioni perse e dimenticate: il Centro di educazione Barrasso che è stato chiuso, i contratti di fiume che non sono stati sfruttati, l’inesistente dialogo con il Parco Maiella e ancora le occasioni date da Resto al Sud “misura di cui non si è mai parlato in città”.

Masci pensa ad una città attrezzata per lo smart working per recuperare la residenzialità, ad un’agricoltura e un turismo di qualità e non di numeri (“dove li mettiamo 300mila visitatori” si chiede rispondendo a Gerosolimo), a trasporti efficienti e collegamenti con Roma, ad un ospedale di livello, anzi di primo livello, “mortificato proprio da chi quando era in Regione lo ha classificato come ospedale di base”.

Il presidente Marsilio, su questo, gli dà una mano: “A settembre, appena riapriremo l’attività legislativa in Regione – annuncia il presidente – porteremo all’approvazione del consiglio la nuova rete ospedaliera che prevede il primo livello per Sulmona e la salvaguardia del punto nascita”.

“Un’altra Sulmona è possibile” recita il suo slogan.

2 Commenti su "Endorsement regionale per Masci: “Basta con il posticino interinale a tre mesi”"

  1. Ma quante belle parole!!!!

  2. Mi auguro che dai programmi scaturiscono i fatti. Se così sarà,sulmona non avrà nulla da temere. La ripresa è assicurata. Auguri.

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