Eni “boccia” il gasdotto a spese degli italiani

Un’opera costosa, da 1,9 miliardi di euro, che non serve all’Italia, ma che sarà pagata dagli italiani, con aumenti in bolletta destinati ad essere ammortizzati in quasi mezzo secolo. Non sono i “soliti comitati” a dirlo, ma l’Eni nel Piano decennale Snam 2020-2029: “Linea Adriatica è tra gli investimenti non necessari a garantire il soddisfacimento della domanda nazionale, bensì con la funzione di incrementare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del resto d’Europa aumentandone la sicurezza, i relativi costi devono essere opportunamente allocati ai Paesi che ne beneficeranno. Diversamente – scrive Eni – si farebbero gravare interamente sui consumatori italiani i costi sostenuti per investimenti i cui benefici verrebbero goduti da altri Paesi europei”.

Esultano i comitati del coordinamento No Hub che vedono così confermata una delle tesi che da sempre portano avanti: “A smentire la Snam bastano pochi dati – scrive il Coordinamento -: il consumo di metano in Italia ha raggiunto il suo picco massimo nel 2005 con 86 miliardi di metri cubi; nel 2020 il consumo è stato inferiore ai 71 miliardi di metri cubi e nel 2030 il Pniec (Piano nazionale energia e clima) stima che il consumo scenderà a 60 miliardi di metri cubi”. Un calo registrato e previsto in proiezione in tutta Europa che, nel frattempo, sottolinea il Coordinamento, ha provveduto ad approvvigionarsi da altri fornitori.

“Aumenteremo il nostro impegno per ottenere la completa cancellazione di un’opera non solo del tutto inutile, ma anche molto dannosa per l’ambiente, per la salute e la sicurezza dei cittadini e per l’economia locale – continua il Coordinamento -. Stiamo valutando la possibilità di depositare esposti affinché da un lato si valuti il comportamento di chi, pur di giustificare l’opera, ha fornito informazioni che appaiono non rispondere alla realtà dei fatti e dall’altro per verificare l’operato di quanti continuano ad avallare, con le loro decisioni, il progetto Linea AdriaticaStiamo valutando, inoltre, possibili iniziative legali per evidenziare quelle che potrebbero rivelarsi comportamenti dannosi per i consumatori italiani, oltre ad esposti alla Corte dei Conti europea e italiana”.

5 Commenti su "Eni “boccia” il gasdotto a spese degli italiani"

  1. WOW…. Che dichiarazione eclatante quella di SNAM, ma nel documento citato (Piano decennale Snam 2020-2029) non trovo le frasi indicate, quale la fonte, dove recuperarle?

    • Controdeduzioni Piani decennali di sviluppo delle reti di trasporto di gas naturale 2019-2028 e 2020-2029 pag.21

      • Grazie della segnalazione della omessa trascrizione nell’articolo, recuperato il documento in rete.
        Semplicemente eccezionale l’ammissione della non più strategicità dell’opera.
        Speriamo si stoppi tutto

  2. francescovalentini1935 | 18 Gennaio 2021 at 17:56 | Rispondi

    Forse nella questione Snam comincia a vedersi la luce in fondo al tunnel:speriamo che arrivi a folgorare anche le meningi dei nostri politicanti che anni orsono vendettero la Valle Peligna a spropositati interessi industriali ormai superati dalle nuove fonti energetiche. Sediamoci sulla riva del fiume e la corrente ce li fara’ scorrere davanti se non sono spariti per questioni anagrafiche o per vergogna.Un’arma in piu’ a disposizione dei Comitati contrari al …misfatto questo ennesimo pronunciamento.

  3. Wow che notizia BOMBA….AVANTI TUTTA SENZA SE E SENZA MA….non so che aggettivi usare x il comitato per questi anni di battaglie….GRAZIE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*