Erasmus e diritti umani, arringa contro l’omofobia degli studenti del “Vico” a Dunkerque

Il Polo Ovidio si confronta con l’Europa sul tema dei diritti umani grazie alla prima mobilità del Progetto Erasmus “L’Europe des Droits l’Homme.” In totale, sulla tematica, hanno dibattuto 70 studenti provenienti da tutto il continente. Tra questi anche gli studenti della classe Erasmus 4I del liceo linguistico “G. Vico”, Daniele Di Renzo, Giulia Giardino, Ritachiara Gorlero, Giulia Malvestuto, Stella Renzella e Angelo Tornifoglia, in trasferta in questi giorni a Dunkerque, in Francia, uno dei paesi partner del progetto.

Ieri, nel corso di una Cerimonia solenne nel tribunale della città d’oltralpe, hanno simulato delle arringhe al cospetto della Corte europea dei diritti dell’uomo. Il tema centrale è stato la lotta contro l’omofobia.

Dopo una formazione durata quattro mesi, le delegazioni studentesche di Portogallo, Romania, Bulgaria e Italia hanno presentato il loro lavoro nel Liceo “J. Bart” di Dunkerque, approfondendo ed arricchendo i loro interventi e le loro produzioni con gli apporti di tutti gli studenti dei sei gruppi partecipanti.

A dare inizio alle arringhe sono stati gli studenti del Portogallo, seguiti da Romania, Bulgaria, Italia e Francia. La Corte, rappresentata dalla vice preside del liceo “J. Bart” e da tre docenti, è stata positivamente colpita dall’entusiasmo, dalla serietà e dalla convinzione che hanno caratterizzato gli interventi difensivi dei giovani “avvocati”.

Le arringhe, in lingua francese, si sono alternate con un ritmo incalzante per circa due ore in un clima di grande concentrazione e di non poca tensione. I “giudici” hanno anche posto delle domande agli
studenti-avvocati che hanno delegato, per le risposte, i loro assistenti. Al termine, la Corte si è ritirata in camera di consiglio per stabilire attraverso una griglia di valutazione, le tre migliori arringhe. Dopo venti muniti di confronto, il primo posto per la migliore arringa è stato assegnato proprio agli studenti sulmonesi; secondo posto per la Bulgaria e terzo per il Portogallo.

“Siamo convinti dell’importanza della collaborazione tra le istituzioni scolastiche, le forze dell’ordine, gli organi giudiziari le famiglie – commenta il dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi – perché è attraverso un lavoro di rete che si può rispondere al meglio alle necessità e alle esigenze educative dei nostri ragazzi. Ringrazio le professoresse Emanuela Cosentino e Maria Orsola Boschiero per questo lavoro difficile ed impegnativo che porta la nostra scuola a confrontarsi con altre realtà eccellenti d’Europa”.

Il prossimo appuntamento sarà dal 19 al 26 marzo, a Sulmona, dove, con i partner europei, il polo liceale “Ovidio” proseguirà l’attuazione del progetto: ci sarà una settimana di attività di approfondimento sulla libertà di manifestazione del pensiero prevista e tutelata dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

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