Erba alta e manutenzione, al carcere di Sulmona ci pensano i detenuti

“Se ciascuno di noi tenesse sempre pulito il proprio uscio il mondo sarebbe splendente” e al carcere di via Lamaccio di Sulmona i detenuti non se lo sono fatto ripetere due volte e dal detto iraniano al “chi fa da sé fa per tre” il passo è breve. Così per sistemare la situazione inselvatichita del penitenziario peligno ci ha pensato si il direttore dell’istituto e un ispettore di polizia penitenziaria, ma con l’aiuto dei detenuti i quali hanno contribuito a liberare l’area antistante il carcere, piazzale del Vittime del Dovere, da erbacce e arbusti talmenti alti da ostruire “pericolosamente” la visuale. Insieme, insomma, si è ovviato ad una certa carenza nella cura del verde che, nonostante il “contesto” che pare cadere nel dimenticatoio, resta di dominio pubblico. Ma qui la questione è forse un’altra (o anche un’altra) e se la pone il sindacalista Uil Pa Mauro Nardella su chi, in pochissime parole, ha la competenza nella gestione del verde in quell’area.  Chissà.

E se il punto è allora questo Nardella propone un nuovo accordo tra direzione del supercarcere e l’amministrazione. “Di certo c’è  che da diversi mesi il piazzale che da dinanzi al carcere di Sulmona dovrebbe essere già divenuto  di pertinenza comunale e questo dovrebbe far pensare ad una sua esclusiva competenza per ciò  che attiene la viabilità  e tutto il contesto che ve ne fa parte in termini di gestione e mantenimento ivi compresa la segnaletica  sia verticale che orizzontale allo stato in condizioni davvero pietose” denuncia ancora il sindacalista. Un’area off limits dalle descrizioni fatte proprio da Nardella, lasciata un po’ allo stato brado e, nel minimo indispensabile, “curata” dalle persone che, a vario titolo, quel carcere lo vivono, come personale penitenziario e come detenuti.

S. P.

 

 

1 Commento su "Erba alta e manutenzione, al carcere di Sulmona ci pensano i detenuti"

  1. Giusta la segnalazione, anche se è una delle innumerevoli per la mancata cura del verde cittadino (e a seguire la segnaletica orizzontale e verticale, etc.. etc…).
    Il signor Nardella non perde mai – da buon sindacalista!!!??? – occasione per una “propria” e “personale” visibilità… 😉
    Nella sua idea di accoro cosa prevede? Una multi utility carceraria?
    Chissà se nei fatti si distinguerebbe con la mancata utility COGESA? 🙂

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