Essere aree interne, Mastrangioli: “Valle Peligna nella Snai”

(Ph. Graziano Litigante)

Questa volta l’occasione non è da perdere, né da sminuire come pure la politica regionale ha fatto con la complicità dei rappresentanti locali; anche perché nel frattempo Sulmona e il suo circondario hanno mostrato tutti gli indici dello spopolamento caratteristici delle cosiddette aree interne.

La nuova riclassificazione avviata dal ministero nei mesi scorsi per ridisegnare la mappatura dei Comuni che ne fanno parte pone e pretende una rivisitazione delle attuali Snai (strategia nazionale delle aree interne) a cui, dice Enio Mastrangioli, ex sindaco di Raiano e attuale segretario dello Spi-Cgil, Sulmona e la Valle Peligna non possono sottrarsi.

A cambiare le carte, che valgono per il periodo 2021-2027 oltre un miliardo di euro (1,127 miliardi), deve essere principalmente la Regione che deve ridisegnare la mappa delle aree interne di cui fanno parte ad oggi solo sette zone (Basso Sangro-Trigno; Valfina-Vestina-Valle Roveto; Subequana; Alto Aterno-Gran Sasso-Laga), inserite tra le 72 aree progetto che, con la firma dell’accordo quadro, hanno potuto accedere ai finanziamenti previsti.

“In Valle Peligna risultano 7 Comuni come ‘Intermedi’ (tra questi Sulmona) e ben 9 come ‘Periferici’ – commenta Mastrangioli -, in base alla distanza e tempo di percorrenza rispetto al ‘Polo’ rappresentato dalla Città dell’Aquila. Tali requisiti, utilizzati in passato per individuare le Aree Progetto, consentono al nostro territorio di candidarsi ad essere scelto come nuova Area Progetto per la Regione Abruzzo, così da avviare un virtuoso percorso progettuale associato e integrato, con l’obiettivo di fornire servizi e occasioni di sviluppo alle realtà più decentrate, ai Comuni più piccoli e in sofferenza”.

1 Commento su "Essere aree interne, Mastrangioli: “Valle Peligna nella Snai”"

  1. La proposta è interessante, chi deve e può agire non sembra sia nel mood al momento, in quanto al passato ci sono chiare responsabilità sulla emarginazione di Sulmona e del territorio della Valle Peligna, ora occorre un intervento urgente per rimettere in pista ciò che naturalmente spetterebbe alla Valle Peligna. Ma qualcuno se ne occupa ?

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