Pagliari, infatti, è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione, giudicato, quindi, colpevole nei diversi gradi di giudizio per il reato di estorsione continuata.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2003 e il 2007 quando il 38enne attraverso azioni intimidatorie, violenze e danneggiamenti aveva obbligato la zia, gestrice del mitico Ristorante Italia di piazza XX settembre, a consegnargli il denaro. Fatti portati alla luce dall’anticrimine della polizia di Sulmona attraverso una meticolosa attività di indagine che portò ad emettere al tempo nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Quindi i processi e la condanna definitiva a tre anni e dieci mesi di reclusione, pena che ora Pagliari dovrà scontare dopo che il tribunale di Sorveglianza gli ha rigettato la richiesta di messa alla prova come espiazione della pena.
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