Una frenata, quindi, che secondo Ronci trova le sue ragioni nel rallentamento del comparto mezzi di trasporto (furgoni e moto) della Val di Sangro: “L’export dei mezzi di trasporto ha ottenuto un incremento di 40 milioni di euro, mentre quello degli altri prodotti è calato di 16. Vale la pena ricordare che un anno fa, nello stesso trimestre, l’incremento dei mezzi di trasporto era stato di 154 milioni e gli altri prodotti anziché flettere, come adesso, erano cresciuti di 110 milioni. In valori percentuali l’export dei mezzi di trasporto cresce del 4%, mentre quello nazionale cresce del 9,8%. E così anche per gli altri prodotti, sotto quest’anno dell’1,6%, in controtendenza con il dato nazionale che cresce invece del 9,9%”.
Mettendo sotto la lente le singole province vien fuori che Chieti scende all’utimo posto della graduatoria per due fattori: “Da un lato i mezzi di trasporto crescono di 39 milioni, dall’altro gli altri prodotti flettono di 54. Con il risultato che il miglior risultato è appannaggio del Teramano (27 milioni in più), seguito dal Pescarese (+9) e dall’Aquilano (+3)”.
Prendendo in considerazione gli altri settori, invece, un incremento è stato registrato per articoli in pelle (+9) e i prodotti farmaceutici (+6); mentre sono in decremento i prodotti in metallo (-20) e le macchine ed apparecchiature (-25). Cresce l’export dei prodotti agroalimentari dai 136 milioni del quarto trimestre 2016 ai 142 del primo trimestre 2017, registrando un incremento di 6 milioni di euro, pari al 4,3%, ma inferiore al dato nazionale del 7,9%.
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