Fauna selvatica a Vallelarga. Paure della popolazione e soluzioni messe in campo

Incontro acceso questo pomeriggio a Vallelarga, dove il sindaco di Pettorano Franciosa, il direttore della riserva del Monte Genzana Di Croce, il tecnico della Regione Recchia, l’ispettore della Polizia Provinciale Mastrangioli e il consigliere comunale Pantè hanno incontrato la popolazione preoccupata per le incursioni sempre più frequenti della fauna selvatica, soprattutto di cinghiali, caprioli e cervi.

Il sindaco Franciosa c’ha tenuto a convocare la riunione per riportare quanto detto nel tavolo tecnico tenuto col prefetto. Franciosa ha rassicurato la popolazione sottolineando che il territorio non è in abbandono e che la polizia provinciale sta effettuando gli abbattimenti selettivi laddove richiesto. È possibile infatti da parte dei cittadini che ravvisano la presenza di branchi di cinghiali nei pressi di abitazioni e campi, chiamare proprio la polizia provinciale che interviene con gli abbattimenti. I cittadini possono anche chiedere alla polizia provinciale la consegna gratuita delle carcasse di cinghiale per scopi alimentari.

Il direttore della riserva Di Croce sottolinea la presenza della riserva al tavolo nonostante non sia territorio di loro competenza. “La nostra intenzione – spiega Di Croce – è quella di collaborare positivamente alla soluzione dei problemi da fauna selvatica anche se non è nostra competenza, perché riteniamo utile il nostro ruolo in questa vicenda. Per questo restiamo a disposizione per chi ne abbia bisogno per montare recinti elettrificati che scongiurino le incursioni di animali selvatici”. Ad onor del vero, va ricordato che sono stati montati gratuitamente sul territorio comunale oltre 100 recinti elettrificati. Questa ed altre misure, rivolte a scongiurare le incursioni dell’orso – ma che hanno efficacia anche sul resto della fauna – hanno fatto diventare Pettorano e Rocca Pia delle Bear Smart Community facendo crollare il numero di incursioni dell’orso dalle oltre 50 del 2014, alle meno di 10 l’anno.

La discussione è inevitabilmente finita sulla presenza dell’orso in paese, per la quale i cittadini hanno ribadito a gran voce che non si sentono sicuri. Di Croce ha ribadito che tutte le misure per allontanare gli orsi dai centri abitati sono costantemente messe in campo, grazie anche ai Carabinieri Forestali, presenza fissa nelle notti pettoranesi. Ha chiesto però Di Croce che anche i cittadini facciano la loro parte, abbandonando pratiche che incentivano le incursioni dell’orso come lasciare i pollai sguarniti dei recinti. La stessa riserva nei giorni scorsi è stata vittima di atti intimidatori nei suoi confronti con le fucilate contro i cartelli stradali.

Tornando al resto della fauna selvatica, diverse sono state le lamentele per i danni dei cinghiali ai campi coltivati. Il tecnico della Regione Recchia ha spiegato come tutte le azioni contro il cinghiale, anche in questo caso, siano state messe in campo. Il caos degli anni passati era dovuto al riordino delle competenze fra regione e provincia, oggi definitivamente superato e con gli abbattimenti selettivi e con la caccia di selezione, azioni attraverso le quali si sta tentando di contenere il fenomeno. Problemi restano invece verso cervi e caprioli per i quali si attende l’approvazione del piano faunistico venatorio regionale, dopo il quale si potranno aprire le procedure per la loro eventuale caccia – a patto che si dimostri la loro sovrapopolazione – e soltanto dopo il parere vincolante dell’Ispra. Questa strada però non sarà breve e non se ne arriverà a capo prima di due anni. Per quanto riguarda gli orsi Recchia ha rassicurato che verranno radiocollarati, in tal modo sarà più semplice monitorarne gli spostamenti e scacciarli all’occorrenza.

Infine l’ispettore Mastrangioli ha spiegato ai cittadini che lamentano che in passato non c’erano mai stati cinghiali sul territorio di Vallelarga come l’habitat delle specie stia cambiando ovunque pertanto questi fenomeni sono ormai diffusi su tutto il territorio nazionale. Mastrangioli ha anche chiesto la collaborazione ai cacciatori per gli abbattimenti selettivi, ma questi non sono tutti favorevoli a questa pratica che va ricordato è altra cosa rispetto alla caccia al cinghiale.

Le istituzioni hanno ribadito che tutte le azioni possibili nelle loro mani sono dunque state messe in atto, resta però la diffidenza da parte della popolazione che non si sente sicura a casa propria. Molto è dovuto alla percezione che si ha dell’animale selvatico, non si ricordano infatti morti dovute a cinghiali o orsi che per loro natura sono animali diffidenti e se non sono minacciati non attaccano l’uomo. Il nocciolo della questione, oltre che nel dissuadere la loro presenza massiccia, sta forse nel saper convivere in minima parte con la presenza degli animali selvatici e farne magari la propria ricchezza, basti pensare a paesi come Scanno, Villalago, Pescasseroli o Villetta Barrea che della presenza di cervi e orsi hanno fatto la loro ricchezza oltre che la loro rinomanza nel mondo.

Savino Monterisi

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