Febbo su assegnazione del personale “La Regione si rimangia la grande Riforma”

Dipendenti regionali dei vari dipartimenti senza assegnazione e la pianta organica della Regione che non esiste più. Sull’attribuzione del personale regionale interviene il consigliere regionale Mauro Febbo che dichiara “La Regione si rimangia la grande Riforma”, tutto da rifare insomma per i 650 dipendenti, il personale della Regione Abruzzo  a quanto pare ad oggi non avrebbe nessuna attribuzione della propria mansione. “La struttura della macchina regionale non trova pace e i lavoratori continuano a brancolare nel buio, a totale danno dell’attività amministrativa e dei cittadini. “Mai si era verificato un caso del genere” tuona Febbo che fa sapere come la giunta regionale si è vista costretta “a ritirare  e rimangiarsi la pianta organica approvata nel 2015” in attesa che venga riorganizzata attraverso uno specifico gruppo di lavoro, per poter formalizzare un proposta di razionalizzazione del personale della Giunta regionale. Con la Delibera di giunta numero 280, ha spiegato il consigliere, approvata lo scorso 25 maggio, viene anche revocata la delibera di assegnazione dei lavoratori di categoria ‘C’ (circa 650 unità) alla Direzione Generale della Regione, ai Dipartimenti e ai servizi autonomi della Giunta Regionale. Sulla riforma sottolinea “Era stata presentata alla stampa e agli abruzzesi come la grande riforma copernicana che avrebbe portato l’Abruzzo ai vertici nazionali se non europei per efficienza ed efficacia ed invece come al solito si è trattato di un grande bluff” e aggiunge “solo chiacchiere di chi non aveva e non ha contezza del funzionamento delle strutture pubbliche ed in particolare di quella regionale”. Una situazione definita vergognosa  “adesso ci troviamo a prendere atto che tutto il personale dipendente attribuito nei vari uffici regionali è ‘abusivo’ in quanto i lavoratori non vengono ancora regolarmente riassegnati nelle proprie e specifiche mansioni”. Un pasticciaccio che vede come responsabile l’attuale governo regionale, dal suo Presidente e dall’assessore che in quel momento era Paolucci sul quale sottolinea “al primo rimpasto, è stata tolta la delega al personale”. Febbo critica la superficialità del governo D’Alfonso,  una struttura inefficiente, disorganizzata e senza programmazione oggi implosa “dopo una pessima gestione del personale”.  All’appello delle cose non fatte, ci sarebbe anche la nomina del Direttore al Bilancio e la sostituzione del Direttore generale, e su altre nomine ci sarebbe persino incertezza sulla legittimità. Una pioggia di critiche quella del forzista che prosegue“Ci troviamo con l’avanzamento della spesa dei fondi comunitari con numeri che rasentano il ridicolo” incalza aggiungendo alla lista il ritardo nell’approvazione dei rendiconti relativi a 2013,2014, 2015 e 2016 rispetto alle nuove disposizioni legislative; l’assegnazione delle risorse alle istituzioni culturali, l’attivazione e apertura dei cantieri del Masterplan. Un malessere registrato anche dagli stessi sindacati, “anche loro, hanno da tempo preso contezza dell’inefficienza del governo D’Alfonso”.  A quanto pare i tempi saranno lunghi per quello che chiama “un evidente il fallimento del governo di centrosinistra” accusato di non essere stato in grado di organizzare una macchina efficiente, economica e capace di rispondere alle aspettative degli abruzzesi e del mondo produttivo che aspetta invano bandi e fondi ormai bloccati da troppo tempo.

Commenta per primo! "Febbo su assegnazione del personale “La Regione si rimangia la grande Riforma”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*