“Il Fenomeno dell’emigrazione. Ieri e oggi”, il convegno a Pacentro

Dalla valigia di cartone di ieri al volo low cost di oggi, dalla fuga della guerra a quella dei cervelli sino ai tristi approdi dei barconi color sangue.  Cambiano i tempi, gli anni, le destinazioni e i mezzi ma non il fenomeno: l’emigrazione continua ad essere una delle scelte “dovute” di molti, italiani e non, che nel bel paese quel sogno di felicità contemplato dai nostri nonni, non riescono proprio a trovarlo e così le fila di chi parte si fanno sempre più numerose, gonfie di speranze e di nostalgia oggi come allora, ancora memori delle grandi emigrazioni del secolo scorso.

Lo sanno bene a Pacentro, uno dei paesi che meglio ha fotografato per un secolo intero il lungo sogno dell’emigrazione, direzione Venezuela e Usa, a cent’anni da quelle partenze i pronipoti di quelle generazioni buttano un occhio ad un biglietto open oltreoceano. Tanti i pacentrani, ma più in generale gli abruzzesi che quel sogno per lo più americano e australiano, l’hanno voluto cogliere, giornate mesi su una nave, lettere e soldi alle famiglie rimaste in Italy. Non solo Usa, Australia e Venezuela in molti hanno scelto di prestare la propria manovalanza nella più vicina Eropa, inghilterra, Francia, Germania ma soprattutto quell’ondata degli anni 50 verso la miniera di oro e carbone, Marcinelle, oggi il ricordo di quell’ 8 agosto 1956, in cui persero la vita 262 uomini, tanti gli italiani, più della metà in quella mattina estiva rimasti intrappolati nell’incendio nella cava di Bois du Cazier di Marcinelle la maggior parte figli della nostra terra, abruzzesi.

Pacentrani riuniti in tante generazioni, tornati in una folta reunion che sa di ricordi, memorie di accenti e dialetti conditi da un simpatico slang americano, italiani anche a distanza di chilometri di terra e di mare. Di questo e di molto altro ancora si parlerà nel convegno “Il Fenomeno dell’emigrazione, Ieri e oggi” che si svolgerà nell’Auditorium dell’ex convento dei frati minori. Un excursus sulla vie battute dall’emigrante, sui sacrifici e l’operosità di tanti connazionali fino alle nuove ondate, le fughe dei dottorati e quella della miseria profughi. All’incontro parteciperanno Gianfranco Mieli direttore museo regionale dell’emigrazione Pascal D’angelo di Introdacqua che introdurrà a “L’ emigrazione abruzzese nel secondo dopoguerra”,  Goffredo Palmerini CRAM Abruzzo – delegato ANFE Abruzzo offirà uno sgurdo su “L’emigrazione abruzzese oggi”,  l’ex comandante  della Guardia di Finanza Nino Di Paolo che illustrerà “Il fenomeno dell’emigrazione all’alba del terzo millennio”;  il Professor Raffaele Santini, storico che focalizzerà l’attenzione proprio sui cittadini di Pacentro in “l lavoratori Pacentrani all’estero” a moderare il convegno il sindaco Guido Angelilli.

A.S.

2 Commenti su "“Il Fenomeno dell’emigrazione. Ieri e oggi”, il convegno a Pacentro"

  1. Stati Uniti, Sudamerica, Francia,Belgio,Germania; queste sono state le mete principali degli italiani che emigravano. Si calcola che in circa 140 anni di emigrazione,sono stati 29 milioni quelli che sono andati all’estero in cerca di fortuna. Circa 10 milioni sono tornati in Italia.(Fonte Storia Illustrata n.8-1999). Il fenomeno sta ripresentandosi? Secondo dati Istat nel 2016 se ne sono andati dall’Italia 280mila connazionali. Soprattutto giovani in cerca di sistemazione. Dopo L’Inghilterra ora pare sia la Norvegia la nuova meta. In compenso arrivano gli africani.

  2. Gabriella Focante | 30 Agosto 2020 at 18:23 | Rispondi

    Vorrei tanto conoscere autore e dati di un libro su 100 emigranti morti che abbiamo avuto modo di sfogliare in un Resort a Pacentro.

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