Fuori dal bianco: il Covid travolge la movida

Un disastro annunciato, frutto della leggerezza con cui si è affrontata la riconquistata libertà, con gli assembramenti la notte sulle scale dell’Annunziata, i bicchieri di mano in mano, le mascherine abbassate, che la sporcizia la mattina è davvero l’ultimo dei problemi.

Il Covid torna a far registrare numeri alti in Centro Abruzzo, anzi in Valle Peligna dove i casi accertati oggi sono ben 18, i due terzi di quelli della provincia.

Di questi la metà sono giovani, legati in gran parte tra loro, contatti stretti e occasionali del sabato sera, coda (non si sa ancora quanto lunga) dei casi già accertati negli ultimi giorni. 

Sulmona guida l’infelice classifica, con 11 casi accertati oggi e ad essa seguono, in gran parte nella stessa bolla di contagio, 2 a Pacentro e 1 rispettivamente a Pratola Peligna, Introdacqua, Roccacasale, Pettorano sul Gizio e Villalago.

Non tutti sono giovani, però, tra i positivi di oggi ci sono anche due agenti di polizia penitenziaria e un operaio di una fabbrica di Sulmona. Tra i positivi anche un migrante ospite a Pettorano, il che amplia ulteriormente il rischio di diffusione dei focolai.

L’opera di tracciamento, particolarmente complessa, è ancora in corso, ma è prevedibile che i numeri si terranno alti anche nei prossimi giorni.

Nell’ultima settimana in Centro Abruzzo sono stati segnati sul bollettino ben 30 casi, 29 dei quali in Valle Peligna: il che porta nell’area-peligno sangrina l’indice di incidenza ogni 100mila abitanti a 45,7; un dato che si impenna superando la soglia di sicurezza dei 50 casi in Valle Peligna dove l’indice di contagio arriva al 67,9 e, soprattutto, a Sulmona che torna con ad un’incidenza di 91,3 casi ogni 100mila abitanti.

Il rischio di misure restrittive aggiuntive a questo punto diventa concreto, anche perché i focolai attivi sono difficilmente controllabili e ancora tutti da definire.