Gagliano Aterno porta la sua esperienza al Consiglio Regionale: tre proposte contro lo spopolamento

Tre proposte da integrare alla Legge regionale per il contrasto allo spopolamento dei comuni montani. A portarle in audizione al Comitato per la Legislazione del Consiglio Regionale è stato Luca Santilli, sindaco di Gagliano Aterno. Il primo cittadino del Comune gaglianese ha proposto tre interventi per rafforzare il contrasto all’abbandono delle aree interne. Anzitutto un finanziamento di figure professionali sociali nei comuni (sociologi, antropologi, community manager), per facilitare i processi comunitari e rafforzare la coesione sociale. Poi dei contributi a fondo perduto, per comuni sotto i 3.000 abitanti, fino a 5.000 euro per sostenere l’allaccio utenze e l’arredo di abitazioni da mettere in affitto. Ultima, ma non meno importante, la Sanità, con l’attivazione della figura dell’infermiere di comunità, già prevista dalla legge nazionale n. 178/2020 e dall’Accordo Stato-Regioni del 2022.

Nel corso dell’intervento, il Sindaco ha illustrato le iniziative attivate a Gagliano Aterno negli ultimi anni: dal progetto NEO per l’accoglienza temporanea di nuovi abitanti, alla costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile, passando per nuovi servizi di welfare locale, attività economiche e culturali rigenerate grazie alla partecipazione degli abitanti.

A partire da questa esperienza concreta, sono state presentate le tre proposte di integrazione alla legge regionale. Il Sindaco ha sottolineato come “non bastino incentivi economici o opere infrastrutturali: servono politiche che mettano al centro le relazioni umane, la capacità di attivare e accompagnare le comunità, la possibilità di restare e tornare a vivere in montagna con dignità”.

9 Commenti su "Gagliano Aterno porta la sua esperienza al Consiglio Regionale: tre proposte contro lo spopolamento"

  1. il lavoro, il lavoro .. se non c’è LAVORO come si fa a rimanere nei ns comuni? io per prendere la laurea già vado via e poi dove lavoro?

    • Le aree protette hanno portato lavoro e benessere per tutti

      • Invece dove non ci sono le aree protette i soldi si sciamentano

        • Le trattenute regionali in busta paga per chi vive a gagliano sono le stesse di chi vive a pescara. Tra i due chi ha più servizi? E quindi perché restare in un posto dove purtroppo non ho nulla?

        • ma quantomeno la smettessero con la storia dei vantaggi portati dalle aree protette agli abitanti dei comuni interessati…solo bugie

        • almeno la smettesero di raccontare bugie però

          • Aree protette | 2 Luglio 2025 at 13:54 |

            Sicuramente con tanto verde e con gli alberi, con ampie zone sottratte alla cementificazione, si attenuano le conseguenze di un clima, ormai sempre più torrido.
            Almeno questo, nelle estati soffocanti delle grandi città, ce lo invidiano…

  2. Giorgia Marsilio | 2 Luglio 2025 at 08:49 | Rispondi

    “Declino irreversibile” dice il governo che nulla ha fatto in tre anni, sulle aree interne e sul resto.
    E pace all’anima nostra.

  3. Ma non paghiamo (abbondantemente) i politici, per cercare soluzioni adeguate ai problemi dei cittadini?
    Sia di quelli che vivono nelle aree interne, sia di quelli che vivono nelle città.
    In ugual modo contribuenti.
    Ma trattati diversamente anche per quel che riguarda i servizi essenziali.
    Oppure per fare semplicemente da spettatori al “declino irreversibile” dei nostri territori?

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