Garanzia Over, per l’opposizione la realtà è ben diversa

A fronte delle 743 persone occupate nel primo trimestre 2017 con Garanzia Over ci sono 18mila disoccupati in più  in Abruzzo. A denunciare la realtà in numeri è il presidente della Commissione Vigilanza, Mauro Febbo. “In valore percentuale – sottolinea Febbo – il decremento è stato del 3,7% di gran lunga superiore al dato nazionale che ha segnato una diminuzione dello 0,4%. In particolare, nel primo trimestre 2017, si registra un incremento di 1.000 disoccupati (+1,4% in controtendenza con il decremento dello 0,7% nazionale). I 464 mila occupati nel periodo considerato contro i 482mila del quarto trimestre 2016 è il peggiore dato trimestrale degli ultimi dieci anni, e, come già denunciato, considero allarmante la flessione del 3,7% che pone l’Abruzzo al terzultimo posto della graduatoria nazionale. Senza tener conto dei dati delle Camere di Commercio in cui vengono evidenziate chiusure di oltre 4.500 piccole e medie imprese artigianali, commerciali e di servizio”. L’analisi presa in considerazione dal presidente di commissione è quella effettuata dallo studioso Aldo Ronci. “Invito l’assessore a non seguire le orme del suo Presidente- aggiunge Febbo-, ad essere meno trionfalista e più realista visto che viviamo una realtà occupazionale terribilmente preoccupante e sempre più critica. Da tempo denuncio il ritardo strutturale che questo Governo regionale porta nel pubblicare i bandi dei fondi europei a tutti i livelli. In questo specifico caso i risultati dei Bandi Garanzia giovani e Over sono poca cosa rispetto alle risorse e alle potenzialità del Por FSE che possono dare un segnale significativo per l’economia e l’occupazione”. “Invito a rileggere il Piano Operativo FSE 2016-2018 approvato con DGR numero 528 del 16 agosto 2016 – conclude Febbo – nel quale vengono indicate obiettivi e date di tutti i bandi che dovevano uscire a cavallo tra il 2016 e 2018. Ci avviamo nel secondo ed ultimo semestre del 2017 e i bandi ancora non vengono alla luce e pubblicati”.

Non si risparmia anche Sara Marcozzi, consigliere regionale a Cinque Stelle: “Festeggiare 700 occupati in più, peraltro con un programma che non prevede stabilità delle posizione lavorative, significa non aver capito la gravità della situazione in cui sta sprofondando l’Abruzzo”. Marcozzi, come il collega d’opposizione Febbo, fa riferimento ai ritardi suo fondi europei aggiunge: “Siamo ben lontani dai livelli di occupazione promessi nel 2014 dal candidato presidente Luciano D’Alfonso: +100.000 nuovi posti di lavoro e +40.000 nuove imprese”. Quello che auspica l’esponente grillina è, quindi ”una seria riflessione sulla situazione dell’economia nella nostra regione coinvolgendo le aziende, le rappresentanze sindacali e le associazioni di categoria delle Pmi, mettendo sul piatto della bilancia quelle che sono le soluzioni che da mesi il M5S promuove”. Marcozzi, in particolare, fa riferimento alla riprogrammazione dei fondi strutturali verso politiche attive del lavoro, un patto fra imprese e lavoratori per lo sviluppo di contratti di solidarietà espansivi, finanziamento del credito, diminuzione del cuneo fiscale.

 

 

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