Gasdotto, i comitati: “Riunione illegittima”. Una colletta per il ricorso al Tar

Sposano la linea del rinvio avanzata dal Comune e già sostenuta dalla senatrice Di Girolamo, i comitati per l’Ambiente di Sulmona, secondo i quali la seduta della riunione per il superamento del diniego al gasdotto convocata dalla Presidenza del consiglio dei ministri per dopodomani non è opportuna.

I motivi sono sia di carattere tecnico che giuridico: mancano, come detto, infatti, le valutazioni dell’Ingv sull’impatto dell’opera e la prudenza vuole che si attenda anche l’esito del ricorso al Tar presentato per la centrale di spinta di Case Pente che al gasdotto è collegata. Udienza che si dovrebbe tenere giovedì prossimo. Condizionale d’obbligo, visto che da tempo ormai la piattaforma del ministero è sotto attacco di hacker e i comitati si chiedono come questa cosa, che ha portato al rinvio dell’udienza davanti al tribunale amministrativo, possa invece essere superata nella seduta convocata dalla Presidenza del consiglio dei ministri.

“Qualora la riunione dovesse tenersi ugualmente e dovessero essere assunte delle decisioni, queste ultime, in assenza dello studio dell’Ingv – sostengono i comitati per l’Ambiente -, saranno considerate illegittime. Ci auguriamo che anche le Regioni, le Province e i Comuni interessati assumano la stessa ferma posizione del Comune di Sulmona e che anche i parlamentari del territorio si attivino per ottenere il rinvio”.

La guerra in Ucraina e la crisi energetica che stiamo attraversando non devono essere per i comitati una scusa per accelerare su un progetto che ritengono e continuano a ritenere “inutile e dannoso”, in considerazione che i consumi di gas in Italia sono destinati a scendere a 62 miliardi di metri cubi entro il 2030, ovvero molto al di sotto delle capacità attualmente distributive della rete.

Una battaglia lunga, faticosa e anche dispendiosa quella dei comitati che combattono contro l’opera ormai da diciassette anni: per questo gli ambientalisti ora chiedono un sostegno alla popolazione anche in termini economici. Il ricorso al Tar Lazio che sarà discusso giovedì, infatti, è stato promosso proprio dal movimento No Hub del Gas, dopo la rinuncia del Comune di Sulmona ad andare avanti.

“Per affrontare le spese necessarie, come comitati abbiamo promosso una raccolta fondi con l’obiettivo di raggiungere 10.000 euro – fanno un appello -. Finora abbiamo raccolto poco più di 3000 euro; invitiamo pertanto tutti coloro che credono in questa battaglia a sostenerci inviando i loro contributi, tramite bonifico, al seguente Codice IBAN: IT71X3608105138247632947644 intestato a Mario Pizzola, con la seguente motivazione: “Ricorso al Tar Lazio AIA centrale Snam Sulmona”.

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