Gasdotto, l’ira della Di Girolamo sulla Regione

“È inaccettabile il comportamento della giunta regionale dell’Abruzzo, guidata dal presidente di Fratelli d’Italia Marsilio, che alla riunione di ieri convocata dalla Presidenza del consiglio dei ministri per l’autorizzazione del metanodotto Snam ha deciso di non metterci la faccia. A rappresentare la Regione c’era solo un funzionario del genio civile che ha definito ‘strategico’ un tubo che, dati alla mano, è inutile, costoso e dannoso. Nessun accenno è stato fatto agli atti di contrarietà all’opera adottati dalla stessa Regione Abruzzo, per mano dal precedente governo regionale di centrosinistra. Un comportamento che, ancora una volta, dimostra la volontà del centrodestra di abbandonare cittadini e territori a scelte illogiche ed antieconomiche”.

Una reazione stizzita quella della senatrice Gabriella Di Girolamo a quanto accaduto ieri in occasione della riunione convocata per il superamento del diniego all’intesa sul gasdotto. Una riunione convocata in remoto e che, come accaduto per gli altri partecipanti, avrebbe potuto vedere la partecipazione politicamente più rappresentativa della Regione, che invece si è di fatto defilata, lasciando ad un ambasciatore senza gradi la “pena”.

“Al contrario del centrodestra regionale, il territorio aquilano, a partire dalla Città di Sulmona, sta resistendo eroicamente alla volontà, sostenuta solo da logiche di profitto, di realizzare l’anacronistico metanodotto Sulmona-Foligno – continua la senatrice -. Quest’opera non ha nulla a che vedere con la crisi energetica in corso e con la guerra in Ucraina: la rete attuale trasporta 115 miliardi di metri cubi l’anno a fronte di un consumo medio di circa 70 miliardi di metri cubi all’anno. Inoltre, con l’obiettivo europeo ed italiano del completo abbandono delle fonti fossili entro il 2050, anche gli attuali consumi di gas sono destinati a diminuire fino a tendere allo zero. Dunque, la ‘strategicità’ sostenuta da Regione Abruzzo per una conduttura che non sarebbe pronta prima del 2034, non ha alcun fondamento. A meno che il centrodestra non voglia tenere l’Italia attaccata per sempre alla canna del gas negandole ogni prospettiva futura di indipendenza energetica e, quindi, di libertà”.

5 Commenti su "Gasdotto, l’ira della Di Girolamo sulla Regione"

  1. Bisogna ammettere che la Di Girolamo e’ sempre in prima Linea per il territorio ….oltre ad essere trasparente e seria ! Le va dato atto dj questo !

    • Elisabetta Bianchi | 12 Maggio 2022 at 21:43 | Rispondi

      in prima linea stando al Governo? e per risolvere cosa? i cinque stelle sono andati al governo dicendo che avrebbero risolto le questioni di sanità, geografia giudiziaria e metanodotti inserendo questi argomenti nei loro programmi…e poi?

      • …E poi gli altri partiti impauriti del consenso preso dal movimento hanno boicottato tutto ….dal reddito di cittàdinanza al superbonus…misure che se attuate senza ladrate varie sarebbero state una spinta in avanti per tutto il paese ! Gli altri partiti invece bravi solo a dire si signore a Draghi !! Complimenti

        • Elisabetta Bianchi | 12 Maggio 2022 at 22:12 | Rispondi

          ci vogliono come polli in batteria a viver preoccupati con la mancetta di Stato…
          Hanno abrogato l’art.1 della Costituzione!!! e non solo!

  2. Nella verità dei fatti occorsi, ma che iniziamo a mettere le mani avanti in caso di una debacle?
    Noooo!

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