Ghiaccio e viabilità: Polo Ovidio in Dad. La norma non la prevede ma c’è il precedente Itcg

Ritardi e assenze degli studenti pendolari, causati dalla viabilità condizionata da ghiaccio e neve, hanno portato il Polo Liceale Ovidio ad andare (solo ed esclusivamente per oggi) in Dad. A comunicarlo nella serata di ieri è stata la Dirigente Scolastica, Caterina Fantauzzi. La preside ha deciso di disporre la didattica a distanza anche a causa delle classi svuotate per l’impossibilità degli studenti del circondario di raggiungere l’istituto superiore Ovidio.

La scuola, però, non è rimasta totalmente chiusa. Per gli studenti privi di device o connessione internet le aule erano accessibili, con i docenti regolarmente in classe, a dividersi tra gli alunni in presenza e quelli da remoto. Anche per gli studenti BES (Bisogno Educativi Speciali) la scuola in presenza è rimasta frubile.

La Dad (o DDI), però, non è prevista per situazioni come quella del Polo Ovidio. Essa, infatti, è regolata contrattualmente soltanto per l’emergenza sanitaria Covid-19. Per essere attivata per altri motivi dovrebbe trovare accoglienza all’interno del Contratto di Istituto in uno specifico accordo tra le parti. Secondo quanto riporta l’articolo 1 del CCNI riguardo la Didattica Digitale Integrata, fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri, dovuto al diffondersi del virus Covid-19, l’attività didattica sarà effettuata a distanza attraverso la modalità di didattica digitale integrata, in forma complementare o esclusiva qualora dovesse disporsi la sospensione dell’attività didattica in presenza, al fine di garantire la continuità del diritto all’istruzione, quale strumento complementare alla didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche di secondo grado, ovvero nella generalità delle istituzioni scolastiche qualora l’andamento epidemiologico dovesse configurare nuove situazioni emergenziali a livello nazionale o locale, con sospensione della modalità ordinaria della didattica in presenza.

A Sulmona, però, c’è un precedente (anche abbastanza recente) e riguarda gli studenti dell’Itcg “De Nino-Morandi”. Infatti, lo scorso settembre, in attesa del trasloco dall’Iti di Pratola Peligna (dove era ospitata la scuola) ai locali della struttura di Sant’Antonio, gli studenti e i docenti andarono in Dad durante la prima settimana di lezione. Sicuramente una forma innovativa per tutelare il diritto allo studio anche in condizione di necessità, ma che al momento non trova un riferimento all’interno della normativa scolastica.

7 Commenti su "Ghiaccio e viabilità: Polo Ovidio in Dad. La norma non la prevede ma c’è il precedente Itcg"

  1. sub lege libertas | 25 Gennaio 2023 at 16:08 | Rispondi

    Purtroppo le norme in Italia sono emanate per essere subito eluse, è tutto normale.
    W L’Italia

  2. BASTAVA MANDARE I PROPRI FIGLI A SCUOLA COME IN TUTTI GLI ALTRI ISTITUTI

    • Si, ma il comune poteva anche provvedere alla pulizia dei marciapiedi di accesso alle scuole e a regolare il traffico in prossimità delle stesse.
      Avete visto il casino delle macchine lungo viale Togliatti e XXV Aprile i giorni scorsi.
      Poi, che problema c’è a fare qualche giorno in DAD? Quanti lavoratori di aziende private svolgono tranquillamente parte del loro lavoro da casa. Non credo che la produttività ne risenta in negativo, anzi..

      • In alto sangro dove la neve è caduta realmente scuole sempre aperte. Poi se qui a Sulmona si pretende di girare su neve con gomme estive quello è un altro discorso.

  3. Incredibile!!!! In questa nostra Nazione ognuno fa quello che crede.Valditara pensaci Tu. Chiudiamo le Scuole per 15 cm di neve mentre ci sono centinaia di pendolari che ogni mattina si fanno il c..o per raggiungere il proprio posto di lavoro…😱😱😱

  4. Che problemi ….mah !!

  5. Sig Antonio le scuole non chiudono, ma sono in DAD con gli insegnanti a trasmettere da scuola.
    Che problema si fa. Perché non accettare il progresso e voler tornare al triglodismo ante covid?
    Quante macchine in meno circolerebbero se non ci fosse la necessità dì portare e riprendere i ragazzi da scuola.
    Piuttosto Valditara pensasse a migliorare la qualità della scuola promuovendo il merito ed evitando il promuovificio facile di oggi.

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