Ghigliottinato il Parco Sirente-Velino

Cala la ghigliottina, è proprio il caso di dirlo, sul Parco regionale Sirente-Velino: il consiglio regionale, infatti, ha approvato oggi con il voto di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, il taglio di circa 14mila ettari dall’area protetta. Lo ha fatto ricorrendo, appunto, alla ghigliottina, ovvero a quella norma regolamentare che permette, in virtù di una presunta urgenza, di soprassedere agli emendamenti presentati. L’azione di ostruzionismo fatta dal consigliere 5 Stelle Giorgio Fedele, che aveva presentato 10mila emendamenti, è stata così vanificata e la maggioranza ha approvato in modo sbrigativo la riduzione dell’area protetta, in linea, a dire il vero, con quanto aveva promesso in campagna elettorale.

“La Giunta del presidente Marsilio si è confermata una sciagura per la nostra regione verde che da oggi, purtroppo, a causa di questi signori, è un po’ meno verde – commenta Fedele -. La cecità dimostrata dal centrodestra la pagheranno gli abruzzesi, in particolare quelli delle aree montane, che dovranno subire la mutilazione del proprio patrimonio naturalistico e di biodiversità dal valore inestimabile. Questa legge non migliora e non potenzia il parco, non stanzia un euro per la sua valorizzazione, non vi è un progetto di ritorno in termini economici ed ecologici sul territorio. Si è applicato esclusivamente un taglio basato sulla cartina politica del territorio che strizza l’occhio a chi vede la montagna come terreno di caccia o mercato di legname”.

Imbarazzanti le motivazioni addotte in aula dalla maggioranza per giustificare il restringimento dell’area protetta dove, tra l’altro, nei mesi scorsi si erano affacciati anche l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli.

“L’ente parco non funziona, e quindi lo tagliamo – spiega il consigliere pentastellato -. Un autentico paradosso, e mi chiedo con che faccia si siano potute pronunciare in aula certe parole rimanendo seri. Come se tutte le criticità emerse in ambito sanitario dopo la pandemia si volessero risolvere eliminando ospedali”.

2 Commenti su "Ghigliottinato il Parco Sirente-Velino"

  1. Ma quale parco? quale parco? Se lo fecero sorgere come parcheggio. Un posteggio di posti pubblici che i maggiorenti politici di allora ,e non faccio nomi per non finire in Lombardia, SI VENDEVANO AI POVERELLI BISOGNOSI PER CAMPARE, se era usanza anche dei sindacalisti a Sulmona prendere 2 milioni dai poveri cafoni locali per farli entrare alla Fiat ,ora Marelli.
    Il parco non è mai esistito è mai esisterà, se non nella mente dei creduloni restati servi della gleba, e, anche quando imprenditori vanno a pagare in automatico servilismo le tangenti per sottomissione feudale come Lu servu a Lu Signore. Salvo poi quelli che addirittura gli portano loro stessi , con loro iniziativa,le proprie mogli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*