Giostra a mezz’Euro

Le notti di Giostra si chiudono con la stessa finale vista sul plateatico di piazza Garibaldi domenica 31 luglio, ma con il Borgo di Santa Maria della Tomba che la spunta sul tempo contro il Borgo San Panfilo e porta a casa sia il palio della Giostra d’Europa e sia quello dei Borghi più belli d’Italia. I lavori per spogliare piazza Garibaldi dal polveroso abito di ghiaia sono iniziati, e l’arrivederci a tribune e mantenitori è già stato dato sabato notte.

Ma è il caso di interrogarsi su cosa resta di questa Giostra. Di certo la passione di chi ci crede, specie di coloro che animano borghi e sestieri, che a distanza di tre anni dall’ultima edizione hanno nuovamente risposto presente senza troppi tentennamenti.

C’è, poi, lo spazio da lasciare alla razionalità e alla fredda (e se volete cinica) realtà di un evento che, a distanza di ventotto anni dalla sua fondazione, non riesce ancora a camminare con le proprie gambe. E forse mai lo farà. Sì, perché la Giostra resta tutt’ora ancorata alle sue prime edizioni, nonostante sia sulla soglia dei trent’anni. Ferma a un “potrei, ma non voglio”, piuttosto che a un “vorrei, ma non posso”. Perché a livello di attrattività si è ancora ben lontani dalle grandi rievocazioni storiche d’Italia.

Un esempio è il doppio scivolone verificatosi sabato, nel momento della consegna del palio della Giostra d’Europa al sindaco di Celano, non presente sul palco e con il premio consegnato al cavaliere, e del palio della Giostra dei Borghi più belli d’Italia al sindaco di Bugnara, già in viaggio verso l’evento Romantica (che risulta essere andato bene, a giudicare dalle presenze), che ha dovuto fare un’inversione a “U” per tornare con una ventina di minuti di ritardo sul plateatico di piazza Garibaldi ed evitare una figura già magra di suo.

Insomma, in questa Giostra sembrano non crederci nemmeno gli invitati, i quali o si danno alla fuga o non si presentano. E a proposito di assenze bisogna anche fare il punto sul registro di quella che, a detta del presidente onorario Taglieri, è una manifestazione che riunisce venti Paesi d’Europa ma, nella sostanza, a Sulmona se ne presentano appena due.

Già, perché di delegazioni europee non è che se ne siano viste molte quest’anno, anzi. Nella città di Ovidio sono sbarcati i greci di Zante e Kitera, oltre agli amici di San Marino. Un po’ poco per poter parlare di Giostra europea. E se a snobbare l’evento sono le delegazioni invitate, ancor più difficile è invogliare il pubblico a salire sugli spalti, con i borghi e sestieri che negli ultimi giorni antecedenti all’evento hanno distribuito gratuitamente parte dei tagliandi riservati ai loro settori. Una direttiva, da ciò che emerge, arrivata dall’alto per mostrare la bella cornice alle autorità presenti, su tutte il presidente di Regione Marco Marsilio (fischiato dal pubblico al momento della presentazione). Un sold out per gli occhi ma non per le tasche dell’associazione.

Restano, poi, falle colmabili un po’ di creatività. L’esempio lampante è piazza Garibaldi occupata per tre settimane ma senza essere sfruttata, tranne per un’esibizione di cavalli e uno shooting della prima edizione del concorso fotografico della Giostra Cavalleresca di Sulmona. Assente, inoltre, una strategia di marketing, con turisti che spaesati chiedevano dove poter acquistare un foulard ricordo di ogni borgo e sestiere. Tanto belli quanto introvabili, se non facendo una capatina nelle sedi sperando di trovare qualcuno.

Di questa Giostra resta quindi lo spirito indomito di chi, senza intascarsi un euro, lavora nelle cucine, monta e smonta i tavoli, fino a notte fonda per le serate sotto i propri vessilli, oppure cuce abiti e vestiti con molta pazienza. In poche parole l’animo del popolo dei volontari della Giostra, in particolare di chi lavora dietro le quinte per tutto l’anno e non solo nell’ultimo fine settimana di luglio.

Così come resta l’accidia di non riuscire a guardare oltre da parte dell’Associazione. Di non fare uno step che, in due anni di fermo forzato, sarebbe potuto essere programmato per tempo. Non di certo riflettendo appena un centesimo di secondo. Un tentennamento che a volte può costare un palio.

Valerio Di Fonso

22 Commenti su "Giostra a mezz’Euro"

  1. Da quando i capitani si sono candidati alle elezioni comunali non seguo più la giostra
    Mi da nausea

  2. La dura realtà | 8 Agosto 2022 at 00:57 | Rispondi

    Davvero un bell’articolo.

  3. Buongiorno. Innanzitutto ottima analisi giornalistica (un elogio a Di Fonso). Chiedo però, per cortesia, se c’è qualcuno che possa spiegarmi perché,dopo anni di reiterati commissariamenti, esiste ancora la figura del Presidente onorario? Credo sia una contraddizione statutaria. Grazie.

  4. Luciano D’Alfonso, quando era a capo della giunta regionale, parlò di una legge ad hoc per la giostra cavalleresca, legge che non vide mai la luce e che avrebbe potuto dare forza e garanzie a questa meravigliosa manifestazione aiutando i volontari a lavorare con più certezze. Questa città però non è abituata a combattere per i propri interessi. Ci si limita ad accontentarsi dell’elemosina della regione senza voler tenacemente perseguire qualcosa di più importante.
    Bisognerebbe sollecitare con convinzione le istituzioni regionali affinché facciano, della giostra, una questione regionale come è giusto che sia.
    Sarei curioso di conoscere a quanto ammontano i finanziamenti per la realizzazione della perdonanza a L’Aquila..

  5. bene,benissimo finalmente qualcuno si pone qualche domanda,l’obbligo di risposte dalle 5 W del giornalismo,un dovere l’approfondimento/indagine,soprattutto i segreti dei bilanci economici,e,l’obbligo di Legge rendicontazione/pubblicazione dei contributi pubblici,del resto l’assenza di sponsor di peso ,le tribune quasi vuote,il sito di riferimento,dice tutto,l’evento non interessa a nessuno,l’ideatore Gildo ha immaginato tutto,declino e interessi particolari/personali inclusi:
    https://www.ilgerme.it/lintervista-gildo-di-marco-cera-una-volta-la-giostra/
    ragioni per le quali i numeri statistici ufficiali/presenze Prefettura/Questura,vendita tribune (non quelli dei sostenitori degli aventi ruolo/figuranti)ecc,ecc, che dicono?Il Popolo della giostra merita la verita’,non i favolosi racconti dei conduttori: successo incredibilie,chiacchiere, magiche illusioni per sudditi creduloni,o no?

  6. Musichiere non esagerare. Sulmona è stata meravigliosamente stracolma in questo periodo. Conosco molti proprietari di b&b che sono stati costretti a rifiutare le persone..ma che dici.

  7. bene, numeri statistici ufficiali,non chiacchiere,solo con analisi specifiche si puo’ comprendere il numero delle presenze e soprattutto le ragioni…il tasso di occupazione camere si misura diversamente:escludere le “maestranze”,visite scuola/supercarcere,parchi,borghi,gite fuori/escurzionista,ecc,in pratica solo le persone interessate alla rievocazione,piu’ una ripetizione,una come tante delle circa 1500 dell’intera Italia…l’obbligo di Legge rendicontazione/tracciabilita’ contributi pubblici ?Altro che Palio di Siena,ad esempio:la sicurezza…per comprendere,in rete alcune informazioni,incluse quelle del candidato e ideologia di riferimento,si, Gildo(un grazie e’ d’obbligo) ha previsto tutto,soprattutto gli interessi particolari…o no?

  8. bene,lagnarsi e’ da sudditi,io sono un Cittadino consapevole, attivo, impegnato alla costruzione del senso critico,responsabile nella Legalita’ diffusa,che esercita i propri diritti/doveri,e sono molto fortunato,mi spasso/sollazzo con gli illusionisti delle chiacchiere,dunque : che fine fanni i contributi pubblici? Obbligo di Legge tracciabilita’/
    rendicontazione/pubblicazione sul quanto ricevuto,un dovere la divulgazione sul sito di riferimento,di certo non la vendita di cianfrusaglie da strapazzo,e basta,o no?

  9. I danni alla piazza chi li paga?

  10. SalviamoSulmonadacertisulmonesi | 9 Agosto 2022 at 15:07 | Rispondi

    Musichie’, sei troppo cervellotico.. stai più sereno e non ti fare troppe seghe al cervello.
    Stai sereno..tranquillo..calmo.. distenditi..rilassati..dormi a mamma’.

  11. Sulmonamoremio | 9 Agosto 2022 at 15:49 | Rispondi

    Mi permetto di suggerire agli organizzatori della giostra, per le prossime edizioni, di tenere abbassati, al termine delle varie giornate di gara e durante i giorni che separano la giostra di Sulmona da quella europea, i teli che impediscono la visione di piazza Maggiore. Non ha senso interdire alla vista dei sulmonesi e dei turisti una tra
    Le piazze più belle e scenografiche d’Italia.

  12. Giusta riflessione. Viene impedita, senza un giustificato motivo, la visione di una foto da cartolina

  13. bene,io sono tranquillo ,sereno e molto fortunato,quindi mi trastullo con gli imbonitori che raccontano magiche storie di successi,ovvio per sudditi creduloni,e basta ,o no?

  14. Riflessione condivisibile. Sono dettagli, ma non tanto dettagli, che degli organizzatori acuti dovrebbero prendere in considerazione.

  15. SalviamoSulmonadacertisulmonesi | 9 Agosto 2022 at 16:08 | Rispondi

    Sudditi? E di chi?

  16. Musichie’, fatti vedere da uno bravo.

  17. bene,molto probabilmente il consulto tecnico/medico/specialistico occorre ai presuntuosi,arroganti illusionisti del nulla,quelli delle chiacchiere e dei risultati meravigliosamnete eccezionali ,naturalmente in assenza di evidenze,riscontri documentabili,iniziando dalla “storia” della rievocazione,per poi passare ai dati bilanci economici,numeri statistici ufficiali, presenze turistiche,tracciabilita’/rendicontazione contributi pubblici,ritorni economici sul territorio,ecc,ecc,prove certe non comunicati /annunci per dare a credere,ovvio che le chiacchiere funzionano solo con i sudditi creduloni,del resto Gildo (un grazie sempre un dovere) l’ideatore/fondatore,aveva previsto tutto,o no?

  18. E che palle musichie’, sci nu disc scurdat.

  19. Musichie’, sei monotono.

  20. bene,in assenza di argomenti si chiacchiera,piu’gossip da popolino,I fatti dicono di illusionisti molto limitati ,inutili allo scopo,grazie Gildo e a tutte le persone che hanno participato,realizzato l’idea,il progetto,lo spettacolo vero,serio , nel rigore del rispetto del principio e dei valori di cui le prime edizioni, inclcusa la trasparenza del bilanci economici e non, tutto il resto sono chiacchiere per sudditi creduloni,e basta,o no?

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