
Zaino in spalla, tanta determinazioni e zero sprechi. Parte da Scanno il giro del mondo eco-compatibile che il 24enne Tommaso Farina, di origini abruzzesi, ha intrapreso oggi. Un’impresa che durerà almeno due anni, e verrà portata avanti con l’amico Adrian Lafuente, spagnolo 25enne partito da Castiglia e Leon. I due si incroceranno, che hanno scelto come data di partenza quella della giornata mondiale dell’ambiente, si incroceranno tra poche settimane, per poi proseguire assieme il giro del globo terracqueo.
Zero sprechi, emissioni di Co2 ridotte al minimo e un modello di vita a basso impatto ambientale. Sono i tre dogmi che Farina e Lafuente seguiranno nel loro progetto denominato “Project Kune”. E non è un caso che il nome provenga dall’esperanto. Quella lingua che unisce i popoli, nata con scopi commerciali e, soprattutto, pacifici. Un viaggio che si tramuta in messaggio di rispetto verso quell’ambiente sempre più stuprato da vizi e capricci dell’uomo. Quella natura schiacciata dal lusso e dalle comodità che non conoscono argini etici e morali.
Farina, che nel paese di Scanno ritrova la proprie radici, si è laureato a Breda con una tesi di laurea triennale sulla risoluzione del problema della stagionalità turistica nei paesi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ha proseguito i propri studi presso l’università di Rotterdam, laureandosi con una laurea magistrale in “Global business and sustainability”.
“L’idea di un viaggio del mondo eco-sostenibile è sorta – afferma Farina all’agenzia Ansa – allo scopo di incidere in qualche misura nella mentalità comune, tradizionale, e contribuire a rendere palese che la transizione ecologica è necessaria e si può fare”.
La partenza per il grande viaggio è avvenuta in un luogo simbolo per il rispetto dell’ambiente: il bio agriturismo “Valle scannese”. Qui vi è la sede dell’azienda agricola fondata dal pastore Gregorio Rotolo, scomparso a marzo 2022, il cui formaggio è stato premiato come il migliore d’Italia.
“Quella di Gregorio è una realtà che rappresenta un modo di operare rispettoso del benessere animale e della biodiversità – conclude Farina -, quindi un luogo di partenza coerente con quello che stiamo andando a fare”.
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